Non è una scienza esatta, non esistono verità assolute, l’imprevisto è sempre dietro l’angolo. Tuttavia c’è una regola sacra e inviolabile nel mondo del pallone: vince la squadra che fa più goal.
Un pallone che entra in rete, non importa come, non importa se ad inizio partita o al 90′: non c’è nulla, in questo sport, che superi le emozioni che un goal è capace di scatenare. Dalla massima gioia alla più grande delusione, tutti noi abbiamo nel cuore dei goal particolari che ci hanno fatto esultare o piangere.
Tutto ciò lo dobbiamo a chi ha reso il goal il proprio pane quotidiano. C’è chi lo fa di lavoro, chi come passatempo: dai grandi stadi fino ai campi polverosi di provincia, questo ruolo spetta al bomber. L’Italia è un paese che vive di calcio e per il calcio. La nostra storia è costellata di grandi attaccanti, nonostante una leggera crisi negli ultimi anni. Eppure c’è un paese europeo che sta regalando, a tutti gli amanti del calcio, una grande generazione di bomber. Stiamo parlando della Polonia.
Se pensiamo a questo paese in relazione agli attaccanti, il nome più illustre è Zibi Boniek. I suoi goal e le sue giocate hanno impreziosito le partite di Juventus e Roma. Un calciatore capace di esaltarsi nelle grandi manifestazioni e di vincere, con la Juventus, la Coppa Campioni, la Coppa delle Coppe e la Supercoppa Uefa. Oltre ad aver trascinato la sua nazionale al terzo posto nei mondiali del 1982.
Tornando ai nostri giorni, l’attaccante polacco per eccellenza è sicuramente Robert Lewandowski. Il classe ’88 è il miglior marcatore della storia della nazionale polacca, oltre ad essere uno degli attaccanti più importanti d’Europa. Prima con il Borussia Dortmund e poi con il Bayern Monaco è la stella della Bundesliga. Veloce, forte e tecnico, Lewandowski ha siglato oltre 350 reti fino ad ora vincendo tanti titoli nazionali e sognando la Champions League.
Dalla Germania torniamo in Iitalia. Il nostro paese si sta godendo e sta facendo crescere i bomber polacchi del futuro. A partire da Arek Milik del Napoli. Arrivato per sostituire Higuain, il classe ’94 ha subito due gravi infortuni consecutivi. Nonostante questo è ritornato in campo ed ora è uno dei punti fermi di Carlo Ancelotti. In questa stagione ha siglato già 13 reti. Tuttavia la scena e le luci della ribalta sono tutte su Piatek, da sconosciuto a stella in Italia ed Europa. Il classe ’95, giunto in estate al Genoa, in soli sei mesi ha conquistato tutti ed è diventato subito un calciatore del Milan. Impressiona la sua capacità di fare goal e vedere la porta, con oltre 20 goal realizzati fino ad ora.
Dello stesso anno di Piatek, in Italia sta crescendo anche Stepinski. L’attaccante e gioiellino del Chievo Verona, nonostante la crisi della squadra, sta dimostrando personalità e tanti margini di crescita.