Al peggio non sembra esserci fine in casa Palermo. Sono giorni di continuo caos per la società siciliana.
È di ieri sera la notizia delle dimissioni di Clive Richardson e di John Michael Treacy dalle rispettive cariche di presidente e consigliere.
La nota, pubblicata sul sito ufficiale della società siciliana, recita, inoltre, che “è convocata per i prossimi giorni l’assemblea per la nomina del nuovo consiglio di amministrazione” e, infine, viene “rinnovata la fiducia nei confronti del Direttore dell’Area Tecnica Rino Foschi e per sottolineare la professionalità dei giocatori e dell’allenatore manifestata nella partita con il Foggia”.
Due mesi di nulla, in pratica. Neanche sessanta giorni che gli inglesi, sbarcati a Palermo, sono rientrati alla base, per non dire che sono scappati.
Inutile sottolineare come il Palermo sia ormai una sorta di moribondo. E lo sfogo del difensore Bellusci, nel dopo gara del match pareggiato in casa, con il Foggia ne è una lampante testimonianza. Nervi tesi e grande incertezza fra giocatori, staff e dipendenti che, ovviamente, temono per un futuro che sembra scritto.
“Nessun rispetto nessuna garanza vi conviene andare via“. Così recita uno striscione affisso allo stadio “Renzo Barbera” di Palermo.
Il futuro? Secondo “La Repubblica” l’imprenditore foggiano Raffaello Follieri si sarebbe fatto nuovamente sotto per aiutare il Palermo in questa situazione disperata. Anche l’Ad Emanuele Facile starebbe cercando nuovi investitori dopo la fuga degli inglesi.
Tutto questo mentre, come scrive il Giornale di Sicilia, d attendere i soldi, oltre ai numerosi creditori ci sarebbe anche la Lega Serie B, che aspetta un pagamento con scadenza immediata relativo a un saldo negativo in camera di compensazione (il meccanismo della Figc sulle operazioni di mercato della stagione in corso).