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Champions, verso Porto – Roma, le parole di Perotti e Di Francesco

Sono intervenuti in conferenza stampa l’allenatore della Roma, Eusebio di Francesco e l’attaccante argentino Diego Perotti per presentare la gara di ritorno contro il Porto, valevole per il ritorno degli ottavi di finale di Champions League (all’andata vinsero i giallorossi per 2 a 1).

Il primo a rispondere alle domande dei cronisti è “El Monito” Perotti.

Cosa ne pensi del Porto?

“Ho già giocato qui. Il Porto in casa diventa una squadra molto forte, domani non sarà facile per noi. Ma abbiamo un piccolo vantaggio e vogliamo approfittarne. Raggiungere i quarti sarebbe incredibile, vogliamo farlo ancora dopo l’anno scorso”

Le tue aspettative per domani?

“Spero di trovare domani l’acuto di questa stagione finora non molto fortunata. Ho avuto tanti problemi fisici che mi hanno tenuto fuori, è stata dura. Spero di aiutare i miei compagni domani, se giocherò”.

Perché la Roma soffre così spesso? 

“Mi è capitato spesso qui, in passato abbiamo perso punti contro squadre inferiori. Dobbiamo migliorare sotto questo aspetto. Io spero di aiutare la squadra, ho sofferto a non poterlo fare. A 30 anni ci vuole più tempo per riprendere la condizione. Possiamo ancora fare una bella stagione, domani possiamo passare il turno e in campionato l’Inter è ancora vicina”. 

Subito dopo il fantasista argentino ha preso la parola l’allenatore giallorosso, Eusebio Di Francesco

“Voglio riportare l’attenzione sulla Roma, non sul futuro di Di Francesco. L’interesse del romanista è che domani la Roma passi. Il mio pensiero non va a me stesso, ma ai ragazzi e alla grande partita che possono fare. Domani non gioco io, non è la partita di Eusebio Di Francesco. Poi gli altri discorsi fanno parte del mio lavoro e me li tengo, ma domani è importantissima per tutti”.

Il momento più difficile da quando alleno la Roma? 

No, il momento più difficile è sempre quello che deve venire. Il derby ha influito su tanti discorsi, noi dobbiamo pensare a questa partita, come la partita della vita. Dobbiamo impegnarci tutti. Essere supportato per un allenatore è fondamentale, essere sopportato no. Domani deciderò chi mandare in campo e spero che possano ripetere le prestazioni dell’anno passato in Champions”.

Giocheranno gli stessi del derby?:

“Se parliamo di singoli facciamo un errore. Dobbiamo ragionare in base al collettivo e in base alle caratteristiche dell’avversario. Il derby influirà sulle scelte? Qualcuno potrebbe non giocare, ma non è una bocciatura. Dobbiamo andare in campo con la testa libera, sceglierò anche in base a questo.

La presenza di Paulo Sousa sarà inopportuna?:

“No, un conto sono delle dichiarazioni poco felici, un altro invece la presenza ad una partita: fa parte del lavoro dell’allenatore. Perché, ci sarà?”

La formazione di domani? 

I ragazzi sanno che devono essere pronti, non sanno chi giocherà. Voglio decidere all’ultimo momento e vedere su chi puntare per questa grande battaglia. Non dirò pubblicamente come giocherà la Roma, perché giustamente il Porto cercherà di giocare usando la testa. Domani ci vorrà una grande prestazione difensiva, dovremo essere bravi a difendere il gol. Il resto verrà da sé”.

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