Basta un lampo di Kucka ed il Parma supera il Genoa 1-0 nel match delle 18.
Il Parma si schiera con il consueto 433. D’Aversa rilancia Dimarco come terzino sinistro e Scozzarella a centrocampo al rientro dall’infortunio. Nel Genoa fa il suo esordio Jandrei in porta mentre Pereira ha la meglio su Biraschi.
Primo tempo: dopo appena 2′ ci prova il Genoa con Criscito da fuori, pallone centrale. Partita vivace ma le due squadre coprono bene il campo e concedono poco. Al 26′ bel cross di Siligardi che attraversa tutta l’area e viene raccolto da Dimarco che colpisce debolmente. Al 37′ la prima grande palla goal del match per il Parma: Inglese, in mischia, controlla con il destro e prova una splendida girata con il sinistro ma il diagonale finisce sul fondo.
Secondo tempo: il Genoa riparte a gran ritmo ma il Parma risponde altrettanto. Al 62′ è il Genoa a sfiorare il vantaggio con il duoSanabria – Kouamè, ancora in acrobazia il paraguaiano mette sul fondo. Al 66′ Sanabria fa sponda di testa in area ma Lerager, da buona posizione in area, calcia fuori. Al 69′ è ancora Sanabria ad essere pericoloso ma il suo colpo di testa va fuori di poco. Il Genoa attacca ma al 77′ è il Parma a passare: Kucka colpisce di testa su calcio d’angolo, la palla sbatte sulla traversa ma il centrocampista è lesto a ribadire in rete. All’85’ ci prova Lazovic a pareggiare su punizione, palla alta. Al 91′ il Parma recupera palla e Gervinho si invola in contropiede ma spreca il match point: l’ivoriano non serve Rigoni in area ma prova il dribblig sul portiere e calcia alto.
A breve le dichiarazioni dei due allenatori.
Al termine della gara è intervenuto ai microfoni il tecnico degli emiliani D’Aversa: Sulla vittoria: “Nelle precedenti in casa abbiamo affrontato squadre come Inter e Napoli. Oggi si respirava un’aria diversa, il pubblico ci ha dato una grande mano: ci ha spinto anche nei momenti di difficoltà”.
Su Biabiany: “Quando Scozzarella è calato un po’, ho pensato di mettere un giocatore di gamba. Biabiany, pur essendo un attaccante, si sacrifica molto e fa entrambe le fasi in maniera egregia. Il secondo cambio è stato forzato, Dimarco aveva i crampi, mentre per il terzo cambio ho deciso di passare a cinque dietro con l’ingresso di Bastoni e Sierralta, entrambi molto bravi nel gioco aereo. Sono due giocatori importanti”.
Su Schiappacasse: “Io sono dispiaciuto, perché oggi si è riscaldato dall’inizio del secondo tempo ma non è entrato. Il ragazzo ha qualità importanti, è un giocatore imprevedibile. Il dispiacere è quello di non riuscire ad accontentare tutti: sicuramente, per come si è allenato in settimana, avrebbe meritato di giocare, però ho dovuto fare delle scelte. In ogni caso avrà tempo e spazio per togliersi le sue soddisfazioni”.
Su Gervinho: “Gli ho detto che se il Genoa avesse pareggiato, non sarebbe andata bene per lui (scherza, ndr). Però mi ha detto che non ha visto i compagni. Di solito lui tecnicamente è molto pulito, ma in questa occasione ha sbagliato lo stop. Quando uno cerca a tutti i costi i gol, poi non lo trova”.
Anche Cersare Prandelli ai microfoni deluso e arrabbiato per il ko: “Abbiamo avuto anche oggi le nostre occasioni, dobbiamo avere più cattiveria in area di rigore. In questo momento stiamo mancando lì, ma la prestazione è stata buona. A metà del secondo tempo pensavo anche di vincerla questa partita, avevamo un predominio. Ci è mancata la determinazione di andare in area di rigore”.
Sull’assegnazione del corner da cui è nato il gol di Kucka: “Da subito abbiamo visto che non era calcio d’angolo, però purtroppo capita anche questo: non è la prima volta, ma dobbiamo accettarlo”.
Sulla mancanza di amalgama: “Stiamo lavorando per avere un’identità e un concetto nella fase di costruzione e in quella conclusiva. A volte un tocco in più ti fa sbagliare i tempi di gioco. Solo lavorando possiamo migliorare”.
Sul progressivo aumento di ritmo: “Nel primo tempo eravamo un po’ bassi, però loro non hanno creato nessuna situazione. All’intervallo abbiamo deciso di alzare questa linea e di pressare più alti: ci siamo anche riusciti, però manca ancora qualcosa”.