Una Juventus storica travolge l’Atletico Madrid e vola ai quarti di finale di Champions League.
Una prestazione perfetta, senza sbavature frutto di una preparazione tecnico – tattica di altissimo livello. Le copertine, oggi, sono tutte per Cristiano Ronaldo autore della tripletta. Tuttavia il vero artefice di questa rimonta è Massimiliano Allegri che, in silenzio, ha regalato ai tifosi bianconeri una serata epica.
Eppure, solo qualche giorno fa, Allegri sembrava destinato all’addio dopo la sconfitta dell’andata. Pioggia di critiche, account social chiusi a causa dei troppi insulti e l’ombra di Zidane ed altri successori per la prossima estate. Max Allegri ha continuato a lavorare, con la consueta umiltà e pacatezza, mai sopra le righe di fronte a telecamere e giornalisti. Solo una frase si era lasciato sfuggire:” Al ritorno passiamo noi.”
Una carica per i suoi ragazzi trascinati da un Ronaldo in formato pallone d’oro, ancora decisivo a 34 anni. La vera svolta, rispetto all’andata, è la prova di squadra che lotta per oltre 90′ e non concede nulla all’Atletico Madrid. Di contro Simeone e la sua squadra tornano a casa a testa bassa, a causa di una prestazione esclusivamente difensiva e senza “garra”. La rimonta storica parte dall’atteggiamento: la Juventus, fin dal primo minuto, attacca gli avversari senza timore ma anche con grande ordine senza sbilanciarsi. Emre Can gioca la sua miglior partita in bianconero: uomo ovunque dà quella fisicità fondamentale in campo europeo, oltre a fungere da terzo centrale e coprire le spalle alle avanzate di Cancelo. Poi ci sono i due mancini Bernardeschi e Spinazzola: il primo mostra tutto il suo bagagliaio tecnica, corsa e fisicità. Serve il primo assist, sfiora due volte il goal e si conquista il rigore allo scadere. Il secondo, dopo pochi minuti in stagione, viene lanciato titolare nella sfida decisiva. Arias non lo prende mai sulla fascia e le sue discese sono decisive per tagliare la difesa avversaria.
E poi c’è Cristiano Ronaldo. Criticato per l’unico goal siglato fin qui in Champions, risponde con una tripletta spettacolare. Due goal di testa contro la fortissima difesa dell’Atletico ed un rigore preciso e potente. Ma oltre ai goal, c’è tanto altro: c’è la sua grinta, la sua voglia di non cedere mai, la sua fame di vittoria ed il suo status di leader.
Adesso la Juventus fa paura e, con il campionato ormai archiviato, la Champions è l’obiettivo principale. Venerdì ci sarà il sorteggio dei quarti con la testa rivolta alla finale di Madrid.