Si avvicina il debutto della Natzionale de bòcia Sardigna, la Nazionale di calcio sarda, ufficialmente riconosciuta dal Conifa – Confederation of Indipendent Football Associations, la confederazione delle federazioni calcistiche non affiliate dalla FIFA, in quanto espressioni di popoli e territori ancora in lotta per il loro riconoscimento come stati sovrani.
L’esordio delle selezione guidata dal CT Mereu avverrà il prossimo 19 marzo allo Stadio Frogheri di Nuoro contro una rappresentativa di calciatori stranieri che militano nell’isola. La Nazionale Sarda si prepara agli Europei Conifa del prossimo giugno nella Repubblica del Artsakh. Tra i convocati tanti nomi eccellenti: Sau, Deiola, Murru, Acquafresca.
Abbiamo intercettato Gabrielli Cossu, Presidente della FINS – Federatzione Isport Natzionale Sardu, la Federazione che organizza le attività delle rappresentative nazionali sarde, tra cui quella calcistica, che ha risposto alle nostre domande.
Alla richiesta di disponibilità per la convocazione hanno risposto positivamente tantissimi nomi di spessore internazionale, militanti tra i professionisti, in Serie A, sia Sardi che oriundi. Vi aspettavate un simile riscontro?
Ci ha fatto molto piacere che tanti professionisti sardi abbiano risposto positivamente alla convocazione per la prima amichevole della Natzionale; la disponibilità dei calciatori e delle società che hanno concesso il nullaosta è ancora più apprezzata in questo momento perché, come sappiamo bene, a Marzo molti campionati sono nel pieno del loro periodo più delicato in cui probabilmente si decideranno le sorti dell’intera stagione agonistica. Oltre ai calciatori professionisti ci fa piacere riscontrare la disponibilità di tutti quei giocatori che militano nelle categorie inferiori che oltre a dimostrare un attaccamento alla rappresentativa sarda hanno compreso a pieno il ruolo di prestigio e di visibilità, anche internazionale, che questa possibilità di giocare in Natzionale gli vuole dare.
Costituire la selezione calcistica della Sardegna significa affermare l’identità di nazione della vostra terra. Pensate che il vostro esempio possa essere seguito da altre regioni della Repubblica Italiana?
Crediamo che, così come abbiamo fatto noi sardi, anche altre realtà che hanno una precisa coscienza del proprio status culturale e di Popolo possano intraprendere lo stesso percorso che ha iniziato la nostra federazione. Appena è stata accettata la nostra affiliazione alla ConIFA siamo entrati in contattato con i Siciliani che stanno creando la loro federazione calcistica e stiamo dialogando sul percorso da affrontare per avere il nostro stesso riconoscimento internazionale, e devo dire che mi sento onorato di dare un contributo alla mia seconda terra: la Sicilia.
In Italia il sentimento di appartenenza sembra molto forte soprattutto quando la nazionale azzurra gioca i mondiali o gli europei. Per analogia vi aspettate che la nazionale sarda possa contribuire al rafforzamento dell’autocoscienza politica dei sardi?
Sicuramente oltre all’aspetto sportivo uno degli obbiettivi di FINS e della Natzionale Sarda è quello di promuovere le peculiarità della nostra cultura; come federazione, oltre alla promozione sportiva, ci siamo impegnati affinché tutte le partnership che abbiamo avviato possano promuovere e valorizzare tutto ciò che ruota intorno al senso di appartenenza alla Sardegna.
Per la denominazione della vostra federazione avete usato il sardo e non l’italiano. Anche nelle vostre comunicazioni sui social si fa largo uso del sardo. Può, quindi, il calcio – tramite organizzazioni internazionali come CONIFA – veicolare elementi importanti della cultura di un popolo, come per esempio la lingua?
La lingua sarda è un’infrastruttura immateriale che ha bisogno di essere utilizzata e valorizzata al meglio, è la spina dorsale della nostra cultura e come tale rappresenta il veicolo principale della diffusione del nostro messaggio. Anche il suo utilizzo nella denominazione della nostra Federazione e nel nome ufficiale della Rappresentativa calcistica per noi è stata una scelta naturale.