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Serie A, le parole di Allegri verso Cagliari – Juventus

Nella consueta conferenza stampa della vigilia l’allenatore della Juventus Massimiliano Allegri presenta la sfida di domani sera a Cagliari.

Su Andreazzoli:
“Ho saputo che dopo la partita sabato nessuno si è presentato alla conferenza di Andreazzoli. Io non condivido quando noi, qualcuno, non si presenta prima o dopo. Il lavoro di tutti va rispettato nel bene e nel male, noi anche quando perdiamo”.

Su Cristiano Ronaldo:
“Sta lavorando, speriamo di averlo con l’Ajax. E’ difficile, ma ci proviamo. Lui sta lavorando bene tutti i giorni e bisogna essere fiduciosi. L’esame di oggi va molto meglio, la gamba sta molto meglio e poi c’è un esame clinico e poi la sintomatologia del giocatore. Mancano ancora 9 giorni alla partita, quindi abbiamo ancora tempo per valutare insieme le cose. Lui sta facendo delle cose che può fare in questo momento, è normale che bisogna essere attenti in tutto e valutare pro e contro”.

Sugli altri infortunti:
“Douglas Costa è in buona condizione e dovrebbe essere a posto per l’Ajax, Khedira ieri ha lavorato con la squadra e potrebbe, vediamo come sta mercoledì, esserci contro il Milan, Cuadrado sta lavorando bene quindi è imminente il rientro in squadra, si parla di 7 o 10 giorni. Dybala lo valuto oggi come sta con questo polpaccio, Mandzukic stamattina ha un po’ di febbre quindi vediamo se lo portiamo. E con chi si va a Cagliari, direte voi? Con quelli che abbiamo. Poi, Perin ha preso un colpo alla spalla, stamattina ha la visita, non verrà a Cagliari speriamo di averlo per l’Ajax e Spinazzola invece ieri ha avuto un problema all’altro ginocchio. Al momento non è disponibile, tra 3-4 giorni saranno fatti altri esami, e non lo sarà per almeno 10-15 giorni, se le cose vanno bene. Barzagli poi sta lavorando”.

Sui convocati:
“Domani dovremmo essere di movimento 13, più tre portieri che sono Szczesny, Pinsoglio e Loria come terzo, più tre giovani. Dovrebbero venire Nicolussi, che ha già debuttato e potrebbe essere pronto a fare uno spezzone, Mavididi e Kastanos. Tra l’altro domani sarà una partita dove comunque troveremo un Cagliari che in casa ha fatto 24 punti su 33, ha subito solo 13 gol ed è in un buon momento di forma perché ha battuto se non sbaglio Inter e Fiorentina e domani vorrà fare un’impresa storica. Da tanti anni il Cagliari non batte la Juve in casa e noi dobbiamo andare laggiù e fare una partita tosta, di battaglia e portare via il risultato. Perché come vi dicevo prima di Empoli quella era importante, perché poi il Napoli ha vinto a Roma. Noi dobbiamo fare 12 punti in 9 partite, con la Champions nel mezzo, perché il Napoli al momento può vincerle davvero tutte. Domani bisogna andare a battagliare e portare a casa tre punti contro una squadra che in casa si trasforma. Fuori casa a parte l’ultima prende due o tre gol alla volta e in casa ne fa tanti e ne prende pochi. Perché il campo è piccolo, battagliano, di testa le prende tutte con Pavoletti che è un ottimo giocatore, crossano molto. Quindi è uno stimolo per noi a fare una bella partita”. 

Sulla difesa a tre:
Dipende se farò giocare Cancelo dall’inizio, se lo metterò attaccante. Vediamo chi sta meglio, ma ho De Sciglio, Bonucci e Caceres freschi, Pjanic e Matuidi hanno saltato un po’ di partite, Mautidi soprattutto con noi, con la Nazionale menom Bentancur è rientrato bene, Emre Can è in buona condizione. Stiamo bene, dobbiamo essere pronti a fare una bella partita.

Su Dybala:
Se sta bene viene e può giocare. Dipende come sta, se ha problemi inutile portarlo, non servirebbe. Anche perché ha saltato praticamente solo la partita di sabato, fino a venerdì si allenava.

Su Kean:
“A Cagliari vediamo cosa dà in campo. E’ giovane, ha entusiasmo, ha fatto un altro gol e sta bene. Per lui domani è un bel test, per la sua crescita. Non è che se domani non va bene si discute, lui è quello di oggi e di ieri, non cambia nulla. Ripeto, è un ragazzo di 19 anni che ha qualità importanti che in questo momento sta facendo gol e speriamo continui a farli per la Juventus, poi ci saranno alti e bassi. Ma li ha passati anche Bernardeschi. Non scordiamoci che lui dopo un inizio bello e con la Nazionale era stato proclamato come il giocatore dell’anno, quello diventato quello che serviva, poi ha passato tre mesi di difficoltà. E’ ritornato a fare una bella prova con l’Atletico, però anche Federico, e lui lo sa bene, non ha ancora raggiunto quell’equilibrio che un giocatore di una grandissima squadra deve avere. La partita contro l’Atletico deve essere la normalità, quando si arriva a quella normalità mentalmente è pronto per giocare 50 partite. Fino a quel momento lì, piaccia o non piaccia, li devo gestire.

Kean non è più complicato, è la gestione semplice di un ragazzo di 19 anni cui le cose vanno bene per le qualità che ha. La carriera però è lunga, ci saranno momenti in cui le cose andranno meno bene e dovrà stare sereno. Dall’esterno è normale, si vede un 19enne che fa gol in Nazionale e con la Juve, è normale possa perdere e qualcuno possa fargli perdere la realtà. Però la realtà è diversa da quello che dicono gli esterni. LA realtà è semplice, deve venire tutti i giorni in campo, migliorarsi quotidianamente, perché ho visto Chiellini fare un lancio di 40 metri di destro e siccome tutti i giorni si è messo a migliorare quelle cose è migliorato, ma è una sfida che tutti devono avere nel migliorarsi, perché se uno si accontenta fa un anno bene, poi va in giro per il mondo e si perde. Quanti ne sono successi nel calcio? Un miliardo, perché se no tutti diventerebbero Messi e Ronaldo. E non è così. La testa fa la differenza, perché ci metti nella testa del ragazzo il divertimento, che è giusto, ma non si deve dimenticare il sacrificio e il lavoro. Io mi auguro che Kean abbia l’intelligenza e che chi lo gestisce lo aiuti a capire le cose, perché così può diventare un giocatore importante. Io dico sempre aiutati che dio t’aiuta. Al momento è migliorato, poi vediamo il futuro. Noi ci scordiamo di talenti che poi sono spariti. Ci vuole calma. Poi io capisco che voi fate il vostro lavoro e giustamente dovete scrivere, però poi ci vuole qualcuno che lo tenga giù, altrimenti bisogna dargli da mangiare con la balestra.

Su Cancelo:
“Lui è un giocatore importante. Anche lui deve crescere molto e anche lui dipende dalla testa con cui fa le cose. Un conto è fare le cose tanto per fare, un conto è farle con voglia di migliorarsi. Se uno dice dopo una partita che ha sbagliato sette palloni e va bene, non è l’atteggiamento giusto. Si deve giocare per non sbagliare nemmeno un pallone, che poi è impossibile. Lui è importante, ma deve migliorare alcune cose: la scelta dei passaggi, la fase difensiva, ma è solo questione di testa. Quando uno ha qualità l’ultimo step è la testa, capire quanto vuole crescere e quanto vuole sacrificarsi e diventare il migliore”.

Su Emre Can:
“Può avere un futuro nel reparto difensivo. E’ fisico, attento e può giocare lì e nello stesso tempo durante la partita può andare a giocare dentro il campo. Sotto quell’aspetto Emre può diventare un giocatore ancora più importante. Ma lui sta migliorando perché ha un’entusiasmo, una voglia, che anche in campo si vede perché trascina i compagni in campo, che sono un esempio importante per i più giovani”.

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