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Champions League: Juventus, solidità difensiva e capacità di saper soffrire

Per molti tifosi juventini quello odierno è stato un risveglio agrodolce, come l’1-1 di ieri sera.

In molti avevano sottovalutato il giovane Ajax di ten Hag, altri si aspettavano una vittoria roboante. In realtà l’1-1 di ieri sera è un risultato che rispecchia i valori in campo e che ha fatto divertire gli amanti di questo sport.

Partiamo proprio dai numeri: il pareggio con goal fuori casa sicuramente è un leggero vantaggio per la Juventus. Al ritorno si dovrà giocare una partita diversa rispetto a quella miracolosa contro l’Atletico Madrid. Tuttavia la squadra di Allegri ha incontrato, tra ottavi e quarti, due filosofie opposte di intendere il calcio; da una parte la solidità difensiva e l’aggressività per non far giocare l’avversario propria del cholismo di Simeone, dall’altra il voler creare calcio, giocare il pallone in ogni occasione e nella metà campo avversaria. La Juventus si è dimostrata, ancora una volta, la squadra camaleontica per eccellenza, capace di sapersi adattare in ogni occasione. Dalla sfida di Amsterdam, inoltre, si è avuta l’ennesima conferma che i bianconeri sono l’organico capace di “saper soffrire” meglio di tutte le altre big d’Europa.

I lancieri hanno dominato nel gioco e nel possesso palla, creando diversi pericoli trascinati dal calore del proprio pubblico. Uno spettacolo vero e proprio vederli giocare ma ci sono anche diversi aspetti negativi. In primo luogo gli olandesi si sono dimostrati poco cinici: siglare un solo goal vista la mole di gioco creata ha dimostrato la solidità difensiva della Juventus con un Rugani formato extralusso. D’altro canto il goal del pari di Neres è gentilmente concesso da un banale errore di Cancelo, croce e delizia per i bianconeri. Di contro il gioco veloce e spregiudicato dell’Ajax, porta gli olandesi ad alzare il baricentro in maniera molto pericolosa. Più volte, infatti, la Juventus ha trovato spazi in contropiede come nell’occasione del goal di Ronaldo o del palo di Douglas Costa.

Per il ritorno la Juventus sa che può contare sempre sul Re assoluto della Champions Cristiano Ronaldo ma non solo. La vera forza è una panchina di grande classe sulla quale Allegri può contare. Ad Amsterdam non abbiamo visto Kean, ma potrebbe essere l’arma decisiva nella gara di ritorno. Aspettando di conoscere le condizioni fisiche di Chiellini, Emre Can e Matuidi.

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