In una partita storica il Tottenham elimina il Manchester City.
Guardiola sceglie Mendy come terzino sinistro ed inserisce De Bruyne a centrocampo. Pochettino risponde con il consueto 4231 con Lucas dal primo minuto al posto di Kane infortunato.
Primo tempo: gara semplicemente spettacolare ed anche storica. Le due squadre si affrontano a viso aperto e siglano 4 reti nei primi dieci minuti. Apre il match Sterling con uno splendido tiro a giro sul secondo palo. Rispode Son che approfitta dell’errore di Laporte. Lo stesso coreano la ribalta con uno splendido destro. Sembra il goal decisivo ma poco dopo è Silva a trovare il pareggio. Al 21′ arriva la doppietta di Sterling in tap in su assist di De Bruyne. Il Tottenham perde Moussa Sissoko, la sua diga a centrocampo per infortunio; al suo posto entra Fernando Llorente.
Secondo tempo: inizio altrettanto spettacolare con protagonisti i portieri. Lloris salva due volte ed è splendida la parata su Aguero con la mano di richiamo. Risponde il Tottenham con uno splendido contropiede di Son salvato in extremis da Walker. Pochi secondi dopo è Ederson a salvare sul colpo di testa di Llorente. Dal goal sbagliato al goal subito: al 59′ De Bruyne serve il suo terzo assist della serata ed Aguero fulmina Lloris sul primo palo. Il City si rilassa ed al 73′ subisce il goal del Tottenham: Llorente insacca su calcio d’angolo. Dopo il consulto del Var per un presunto fallo di mano, l’rbitro concede il goal. Guardiola inserisce Sanè e prova il forcing finale alla ricerca del goal qualificazione. Al 93′ Sterling trova il clamoroso goal ma il Var annulla per fuorigioco.
L’analisi di Christian Eriksen al termine del match: “È stato qualcosa di incredibile, siamo stati anche fortunati. Nel primo tempo siamo stati bravissimi, poi hanno annullato quel gol. Loro arrivavano da tutte le parti, non ho mai vissuto qualcosa del genere. Non riuscivamo a trovare un equilibrio in questa partita, continuava a succedere qualcosa. Dobbiamo fare un grande respiro rivedremo la partita, così come quella dell’Ajax, ma prima bisogna riprendersi da quello che è successo”.