Vigilia di partita in casa Milan.
Domani i rossoneri affronteranno il Parma. Queste le parole di Gattuso in conferenza stampa.
Le partite al Tardini non sono mai facili, tu lo conosci bene?: “Per le caratteristiche dell’avversario è una partita difficile, all’andata non meritavamo di vincere, ed è una squadra che ti mette in difficoltà, hanno delle armi che ti fanno soffrire. Storicamente è uno stadio dove il Milan ha sempre fatto fatica, bisogna battagliare”.
La partita con la Lazio condiziona le scelte?: “Per nulla, penso solo alla gara contro il Parma. Paquetà sta bene ed è ingruppo, Romagnoli oggi ha fatto tutto, anche ieri si è allenato, pure lui è a disposizione”.
Quanto è alta l’asticella tra il Milan e le partite in Europa?: “Il livelli è alto, la differenza la fanno gli stadi e i soldi, tante squadre straniere hanno più di un giocatore importante”.
Qual è il tuo giudizio su Andrè Silva?: “E’ voluto andare via lui, è un giocatore di grandi qualità”.
C’è da migliorare la mentalità del Milan in trasferta: “Solo 5 vittorie del Milan in trasferta, molte vinte anche negli ultimi secondi. Non è questione di modulo ma dobbiamo essere più cattivi e più pronti, non sbagliare approccio nei primi minuti”.
Come hanno reagito Kessie e Bakayoko?: “Si è parlato tantissimo, ma a livello mentale ti lascia qualcosa. Loro sono molto forti di testa, si sono fatti scivolare tutti addosso, sanno che hanno sbagliato ma si va avanti”.
Turno di campionato favorevole?: “Non credo che sarà decisivo, si lotterà fino alla fine del campionato”.
Quando arriverà la sfrontatezza pure al Milan come all’Ajax: “Loro hanno un gioco ben definito, sono giovani ma hanno tecnica, il fatto di dargli campo e non avere forza per andarli a prendere vuol dire che più prende fiducia e più può farti male. Noi al Milan dobbiamo essere bravi a giocare dove non ci piace, come fatto con la Lazio. Fare cose che non fanno parte della nostra indole”.
Suso più accentrato: “Ci ha sempre dato tanto, però è arrivato il momento di fare qualcosa di nuovo, perchè gli avversari lo conoscono”.