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Serie A, Juventus campione d’Italia: le interviste

La Juventus batte la Fiorentina 2-1 ed è campione d’Italia.

Queste le principali dichiarazioni dei protagonisti.

Cristiano Ronaldo, attaccante della Juventus: “Sono molto contento per il mio primo titolo in Italia e per essere il primo giocatore della storia a vincere in tre campionato diversi. Prossimo anno andrà meglio per la Champions League, alla prima stagione ho vinto Scudetto e Supercoppa. Un altro anno alla Juventus? Mille per cento”.

Leonardo Bonucci, difensore della Juventus: “C’era tanta voglia di festeggiare oggi, vale i sacrifici di un anno. Martedì è stato un evento negativo, volevamo arrivare fino in fondo. Oggi abbiamo messo la rabbia che ci portavamo dentro, un grazie a tutti i tifosi e alla squadra. Questo Scudetto è qualcosa di unico. Sono commosso, è stato un anno duro e cresceremo ancora di più. Quello che dobbiamo fare adesso è goderci questa vittoria, dobbiamo cresce e gestire meglio le partite e le situazioni. Cresceremo sicuramente con questa grande società e questo grande gruppo”.

Giorgio Chiellini, difensore della Juventus: “Per me la Juventus è una famiglia, sento questi colori dentro di me. E’ stata una settimana con una grande delusione, è il momento di festeggiare dopo un campionato straordinario perchè chiudere lo Scudetto con cinque giornate d’anticipo è merito nostro. Stiamo scrivendo della pagine di storie, ripartiremo poi a luglio con l’obiettivo di vincere qualunque trofeo. La Champions è una competizione che si decide con un episodio, questa società e questa squadra sta crescendo anno dopo anno. Questo è l’unico modo per arrivare ai risultati, non ci rimane che continuare a lavorare.”

Massimiliano Allegri, tecnico della Juventus:”Sono molto contento perchè abbiamo raggiunto un traguardo importante, abbiamo vinto la metà dei trofei che abbiamo giocato. Siamo rimasti ordinati nel primo tempo e nella ripresa l’abbiamo portata a casa. E’ uno Scudetto che va festeggiato, non è facile vincerlo. Abbiamo vinto il campionato a cinque giornate della fine a testimonianza della stagione che abbiamo fatto. Gli avversari forti ci sono stati anche quest’anno in Champions, a ottobre ho visto giocare Tottenham e Barcellona e ho visto i catalani favoriti. Noi abbiamo peccato, è una questione psicologica. La squadra non si deve scomporre, martedì sul 2-1 mancavano ancora trenta minuti e potevamo rimontare. Gli imprevisti vanno saputi gestire, ho portato l’esempio ai ragazzi dell’esordio contro il Chievo quando abbiamo subito diverse ripartenze. La cosa che va migliorata e che la partita va giocata in serenità, è questo che dopo fa la differenza nelle partite importanti e determinanti. E’ normale che in tutte le partite bisogna migliorare tecnicamente, in questo mese farò qualche esperimento per provare qualcosa di diverso soprattutto per il futuro. Gli anni precedenti abbiamo subito qualche flessione, visto il calendario si doveva schiacciare sull’acceleratore. Il campionato lo abbiamo vinto a Bologna, in mezzo alla partita con l’Atletico e con il Napoli. E’ stata la partita decisiva di questo campionato. Abbiamo avuto tantissime problematiche, abbiamo lavorato meno del solito.”

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