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Serie A, il Torino vede la Champions: 2-0 contro il Milan

il Torino non si ferma più e batte anche il Milan.

Nel Torino assente Baselli squalificato. Nel Milan Piatek va in panchina e gioca Cutrone titolare.

Il Milan parte male nel primo tempo contro un Torino aggressivo e dai ritmi alti. Nel primo quarto d’ora tre ammoniti tra i rossoneri: Suso, Conti e Paquetà. Al 16′ bellissima punizione di Ansaldi di poco fuori. Il Milan risponde al 29′ con l’azione personale di Suso ed il destro secco parato, ottimamente, da Sirigu. Al 38′ schema su calcio d’angolo del Toro che libera al tiro Belotti ma Donnarumma è bravo a bloccare centralmente.

Il secondo tempo si apre con le proteste del Torino: Musacchio cintura Belotti ma per l’arbitro è tutto regolare. Pochi minuti dopo viene allontanato per proteste Walter Mazzarri. Al 55′ calcio di rigore fischiato per il Torino: spinta di Kessiè su Izzo. Belotti è freddo e batte Donnarumma. Al 66′ grandissimo colpo di testa di Bakayoko e palla che si stampa sulla traversa. Due minuti dopo il Torino raddoppia: splendido goal di Berenguer con destro al volo. Al 79′ nuovo miracolo di Sirigu ancora su colpo di testa di Bakayoko. I rossoneri perdono la testa e viene espulso Romagnoli per proteste. 

Walter Mazzarri: “Al di là del quinto posto mi piace la crescita della squadra in questa annata. Bisogna continuare così fino alla fine, poi si tireranno le somme. Dobbiamo pensare solamente a venerdì. Pensiamo alla prossima senza fare tanti discorsi. Abbiamo meritato di vincere bene, siamo stati bravi contro una squadra he ha fatto di tutto per metterci in difficoltà. Il Milan ha grandi valori ma i ragazzi ci hanno dato una grande soddisfazione. Siamo stati superiori e meritavamo di vincere. Espulsione? Non so, chiedete agli arbitri”.

Gennaro Gattuso“Gli episodi fanno parte del calcio, non ci sono scusanti. Abbiamo commesso un errore. Oggi abbiamo fatto quello che dovevamo fare, creando poco. Siamo stati un po’ ingenui anche se da mercoledì a oggi lo spirito c’è stato: è un periodo che gira così. Le cose si cambiano con i risultati, le chiacchiere le porta via il vento. Tutto questo ci sta frenando mentalmente, sulla qualità del gioco e sulla poca lucidità. Stiamo pagando il fatto di aver perso le nostre sicurezze. Siamo stati spesso uno-contro-uno con Cutrone ma senza aver avuto il tempo di venir sotto con Suso e Calhanoglu. Ci è mancata gamba per sfruttare le occasioni avute. Dopo il derby la luce si è spenta, e c’entra anche la componente mentale. La furbizia non si va a comprare al supermercato, la si accumula nelle battaglie e nelle partite. Questa è una squadra giovane ma non vuole essere una scusante, sono io il primo responsabile”

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