Colpo grosso del Sassuolo che batte la Fiorentina al "Franchi" con un gol di Berardi al 37' del primo tempo. Provvidenziale il portiere neroverde Consigli che ha neutralizzato un rigore di Consigli.
La Fiorentina, dopo la sconfitta di Bergamo e la conseguente eliminazione dalla Coppa Italia per mano dell'Atalanta, subisce un'altra battuta d'arresto, stavolta fra le mura amiche, in campionato, con un brillante Sassuolo.
Prima fase di studio con poche occasioni di rete. Con il passare dei minuti il Sassuolo prende campo e passa in vantaggio al 37' con Berardi, abile a superare Lafont, con un tiro dal limite, deviato da Pezzella.
Passano appena due minuti e i viola potrebbero pareggiare. Peluso trattiene Chiesa in area di rigore e il direttore di gara indica il dischetto. Dagli undici metri Veretout si fa parare la conclusione da Consigli.
Nella ripresa al 12' è attento Consigli a deviare in corner una botta di Chiesa. Poco dopo sugli sviluppi di un corner Demiral raddoppia per gli ospiti, ma il Var annulla per posizione irregolare del difensore ospite.
La Fiorentina prova ad organizzare una reazione degna di tal nome ma è ancora il Sassuolo al 35' a sfiorare il bis con Roberio che chiama all'intervento Lafont.
Non bastano 6 minuti di recupero ai viola per raggiungere il pareggio. Vince il Sassuolo che tocca 41 punti e scavalca in classifica la Fiorentina ferma a quota 40. Per i viola continua il periodo nero: non c'è luce in fondo al tunnel.
Così un deluso Vincenzo Montella, tecnico dei viola, a fine gara.
"Le prime tre partite la squadra mi è piaciuta, stasera no. O sei scarico mentalmente dopo la partita contro l'Atalanta e quindi ti svuoti e se hai giocatori giovani si possono smarrire più facilmente. L'amarezza più grande è il rendimento inaspettato. La mancanza di personalità con la situazione non semplicissima, non è facile giocare in determinate situazioni. Non c'è niente di strano".
Sul futuro.
"Abbiamo toccato il fondo e quindi ognuno avrà voglia di rispondere sul campo a partire dall'Empoli"
Sulla contestazione.
"A volte si gioca meglio senza tifosi che ti fischiano che quando ci sono e ti fischiano. Da calciatore devi sopportare tutto ma se c'è un clima di sfiducia, magari anche a ragione, sicuramente non aiuta nessuno a partire dai giocatori giovani".
Questo il pensiero di Roberto De Zerbi, allenatore del Sassuolo, ai microfoni di SkySport.
"Quando hai giocatori e persone intelligenti prima o poi il miglioramento arriva, se pensi al tuo lavoro. Siamo giovani e abbiamo buttato via tanti punti. Veramente tanti, e per un niente. Nell'ultimo mese ci siamo trovati a soffrire, ecco perché vanno ancora più meriti ai giocatori: non è facile riabituarsi al peso del punto dopo essersi pensati in un certo modo. Tutto l'anno siamo stati poco belli senza palla, e l'ho visto soffrendo questa cosa. Arrivavamo senza centrocampisti in avanti, quindi abbiamo cambiato cercando di mettere un giocatore dietro a due attaccanti. Quando conquistiamo palla siamo subito pronti a ripartire, e questa è una cosa bella perché non l'avevo mai fatta da quando alleno. Penso che abbiamo trovato benefici un po' tutti. Sensi? Lui preferisce giocare vertice basso e me l'ha detto, ma dopo queste ultime partite penso si sia divertito a giocare lì, dove abbiamo anche un talento come Djuricic. Le punte sono libere di svariare e si trovano nel loro habitat. Serve sempre aver chiaro cosa si vuol fare e rispettare le idee degli altri. Sento dire che le squadre abusano del portiere, e a volte è vero. Ma la mia squadra ha fatto tanti gol, e non significa quindi non saper cosa fare in avanti perché lo dicono i numeri. Nel calcio non si inventa niente, ma ognuno ha le proprie idee. E la storia dice che non ha vinto solo una linea di calcio. Tant'è vero che la Germania ha vinto l'ultimo Mondiale facendo possesso palla. Non ci sono filosofie da prendere in giro o disprezzare. Il calcio non sempre è semplice, ma lo semplifica la qualità del giocatore".
Sul futuro.
"Devo essere riconoscente al Sassuolo che mi ha preso e dato giocatori funzionali per un certo tipo di calcio. Io non mi sento mai pronto ad allenare, ho sempre il pensiero che l'esonero sia dietro l'angolo. Bisogna scegliere in base al progetto: è una parola strana ma è così. Certo, ho ambizione ma neanche voglia di andare da qualche parte sbagliata, anche in passato l'ho fatto e ho pagato".
Commenta così la vittoria del Franchi il centrocampista neroverde, Stefano Sensi, ai microfoni di SkySport.
"L'obiettivo è la parte sinistra della classifica. Abbiamo sprecato anche molte occasioni da gol, potevamo segnare di più, ma siamo comunque felici. La squadra ha tirato fuori il meglio di sé nelle ultime partite, siamo tornati ad essere quelli che giocano a calcio ed escono palla al piede. Ho qualche piccolo crampo ma sto bene. Sapevamo che ci voleva tempo, non sapevamo quanto. Ma nelle ultime si è visto un Sassuolo determinato, con la mentalità. Ora manteniamo questa concentrazione fino alla fine del campionato".