Domani sera andrà in scena l’anticipo di Serie A tra Inter e Udinese, Il tecnico dei nerazzurro Luciano Spalletti presenta alla stampa i temi dell’incontro:
“Quando si gioca contro squadre che lottano per la salvezza, la difficoltà è uguale a quella di un oscontro diretto. Noi dobbiamo entrare tra le prime quattro, ci giochiamo l’importanza del nostro futuro e della nostra carriera. La trasferta di Udine è insidiosa, so come ragionano lì”.
Sulla corsa Champions:
“Possono essere tutte decisive da qui alla fine, bisogna vedere anche quanti punti faranno le nostre sei rivali per la corsa Champions. Andare a giocare in casa di una squadra che lotta per la salvezza a quattro giornate dalla fine è come affrontare un big match. Sarà una gara difficile, ma i tre punti diventano fondamentali per il nostro obiettivo”.
Sulle foto di Icardi svestito sui social:
“Non so a cosa vi riferiate di preciso. Quando viene qui, è sempre vestito da Inter. A me interessa quello”.
Sulla differenza di rendimento fra casa e trasferta:
“Non ci sono differenze. Ci possono essere delle letture diverse da parte delle squadre avversarie. Il nostro atteggiamento è sempre lo stesso, si tenta di andare a prendere l’avversario, di fare la partita dentro la sua metà campo. A Udine faremo questo, poi in base all’altra squadra vedremo se uscirà una partita più offensiva o difensiva”.
Sulla difficoltà a segnare:
“Si dà molta importanza a chi fa gol, ma non conta solo quello. Per esempio, guardando all’Europa League, noi siamo gli unici a non aver preso gol in casa dell’Eintracht. Per quale motivo non si dà la stessa importanza ai difensori. Nella costruzione di una squadra, spesso è la prima qualità avere un muro davanti all’area. Poi il gol nasce da questo equilibrio che si ha dietro. Occorre sempre portare grande pressione, perché così è più facile approfittare degli errori avversari”.
Sul mercato del prossimo anno:
“Vedremo cosa accadrà. Noi cercheremo di fare scelte autentiche, mirate a dove vogliamo arrivare”.
Su Icardi e Lautaro:
“Si sono allenati bene, così come hanno quasi sempre fatto tutti gli altri. Icardi non segna da più di un girone su azione? Sono successe un po’ di cose che lo possono aver limitato. Quello che lui ha di speciale è l’equilibrio. E’ un calciatore che ha uno spessore affermato per comportamento e modo di fare. Questo lo porterà a confermare quei gran numeri che ha sempre avuto”.
Sulle avversarie per la corsa Champions:
“La Lazio per esempio è una buonissima squadra che ha avuto qualche battuta di arresto ma che sa fare male. E noi lo sappiamo. Sono tante le partite difficili che ciascuno di noi avrà. L’Atalanta è da anni che è ad alti livelli, quindi non è più una sorpresa. Quattro anni fa ci arrivava davanti, ora ce l’abbiamo vicina. Lavorano bene, hanno la fortuna di poter fare i conti con aspettative minori rispetto a quelle che vengono create sull’Inter. Dentro c’è anche il Torino, la Roma so bene quello che è. Qualche giocatore è andato via? Ne hanno comprati altri di giovani e forti”.
Sul rapporto con Icardi:
“Dal punto di vista mio non c’è assolutamente nessun problema. Il mio futuro si chiama Udinese-Inter, non Icardi. Prima ci sono Chievo, Napoli, Empoli… non ho nessun problema ad allenare qualsiasi calciatore. Quello che volevo mettere in evidenza è che il futuro è l’Inter e il bene dell’Inter. Fare bene gli allenamenti, venire la mattina presto a lavorare. Più tempo si dedica al campo e più possibilità ci sono di fare bene”.