p>Si stava recando ad assistere la finale di Coppa Italia fra la Lazio e l'Atalanta quando è stato verbalmente aggredito e non gliele ha mandate a dire. Sinisa Mihajlovic si trovava in macchina con il ds Bigon e l'avvocato del club dei felsinei direzione Olimpico, quando è stato apostrofato come "zingaro di m…". Ma non da un tifoso laziale, bensì da un addetto al controllo varchi dello stadio o, più probabilmente, da un agente in divisa, stando almeno alla versione della moglie di Miha, Arianna Rapaccioni che, così, ha commentato l'accaduto sui propri canali social. "Probabilmente si tratta di un rappresentante delle forze dell’ordine”, si è limitata a dire, dopo che, in un primo momento, si era sparsa la voce che a inveire contro l'ex calciatore biancoceleste fosse stato un tifoso laziale.
Sull'argomento, sempre sui social, è intervenuta anche la figlia di Sinisa, Viktorija Mihajlovic, ha pubblicato una stories sul Instagram etichettando "ignoranti" tutti coloro i quali continuano a insultare e discriminare le persone per la propria provenienza.
Sull'argomento, sempre sui social, è intervenuta anche la figlia di Sinisa, Viktorija Mihajlovic, ha pubblicato una stories sul Instagram etichettando "ignoranti" tutti coloro i quali continuano a insultare e discriminare le persone per la propria provenienza.