Il Cagliari vince, il Genoa sprofonda in zona rossa.
Primo tempo: il primo pericolo al 10′ con il tiro-cross di Bessa sull’esterno della rete. Al 16′ ci prova Veloso su punizione ma la palla va alta. Il Genoa si fa preferire ed al 23′ ha una buona occasione con Lapadula, chiuso da Cacciatore. Tre minuti dopo la palla buona capita sui piedi di Bessa che sbaglia il controllo davanti a Cragno. Al 28′ è il turno di Pandev ma Cragno, ancora una volta, si oppone bene. Il Cagliari si fa vedere al 36′ con Pavoletti che non riesce a ribadire in rete dopo aver driblato Radu. Il bomber si rifà quattro minuti dopo con uno splendido tiro a giro per lo 0-1.
Secondo tempo: la partita stenta a decollare con il Cagliari che controlla il gioco. Al 61′ è Lapadula a provarci con il sinistro ma palla a lato. Al 68′ si fa vedere Kouamè di testa ma tentativo centrale. Il genoa ci prova in maniera confusa ed il Cagliari sfiora il raddoppio con Romagna, ma Radu è strepitoso sul colpo di testa. Dal goal sbagliato al goal subito: all’88’ il Var concede il rigore al Genoa per fallo di mano di Bradaric. Dal dischetto Criscito non sbaglia. Al 90′ viene espulso Pezzella con cartellino rosso diretto.
Daniel Bessa: “Sono partite che stanno pesando a tutti, ci giochiamo una stagione, ci siamo trovati in questa situazione e ci doviamo tirare fuori. Criscito è stato bravo e freddo a segnare, è un punto importantissimo perché stavamo perdendo e ci siamo compattati. Ci giochiamo tutto all’ultima giornata. La partita l’abbiamo affrontata bene dal primo all’ultimo minuto, alcune volte è mancata qualche seconda pala da vincere. Ha fatto un eurogol Pavoletti e siamo andati dietro al risultato. Nessuno si aspettava un’annata così, a metà campionato eravamo dove meritavamo, ma adesso ci siamo e dobbiamo dare tutto”.
Il tecnico del Cagliari Rolando Maran: “Eravamo virtualmente salvi tre-quattro domeniche fa, quando non hai la matematica c’è sempre apprensione, e visti i risultati dell’Empoli c’è stata. Quando vai a Genova e fai una partita del genere in un ambiente così significa che la testa è concentrata. È un grande risultato per come ci siamo arrivati a questa salvezza. Ci siamo arrivati con merito facendo un buon calcio e lottando come oggi. Serviva carattere, siamo andati vicini a vincere la partita anche se il Genoa meritava il pareggio. Devo fare un plauso ai ragazzi, abbiamo affrontato tre squadre forti e contro una di queste meritavamo di più. Fa piacere vedere i magazzinieri, e tutti gli altri esultare per questa salvezza. Abbiamo fatto una buona annata, il nostro risultato l’abbiamo ottenuto con anticipo anche se la matematica non c’era perché dietro corrono, e oggi siamo riusciti a suggellare la salvezza. Se si va a considerare il periodo difficile in cui ci allenavamo in dodici l’averlo superato con grande coesione rende questo campionato ancora più positivo. Avevo chiesto ai ragazzi di rompere la loro linea e attaccare la profondità, ci aspettavamo facessero una gara aggressiva. Quando avevamo palla dovevamo farli allungare, altrimenti davamo forza ogni volta che guadagnavano campo. In una di queste situazioni Pavoletti è stato bravo a guadagnarsi spazio e a fare gol, sono contento per lui perché ha fatto il record personale di gol. Manca ancora una gara e abbiano fatto cinque punti in più rispetto allo scorso anno. Dopo un po’ di partite siamo andati in apprensione ed è diventata una fobia non fare risultato in trasferta. Abbiamo palesato qualche limite in questo senso, la mia squadra sa che deve giocarsi la gara allo stesso modo su ogni campo senza snaturare la propria identità, in quel momento difficile non abbiamo portato a casa i risultati facendo diventare le partite in trasferta un pericolo. A livello di crescita dovremo dimostrare di aver fatto tesoro di questa stagione”.