Nel posticipo la Juventus pareggia 1-1 con l’Atalanta e festeggia il titolo dando il saluto a Barzagli che chiude una carriera straordinaria costellata di vittorie e di grande calcio. Standing ovation di tutto lo stadio per il difensore. I bergamaschi con questo pareggio fanno un passo fondamentale verso la Champions League che adesso è totalmente nelle proprie mani nell’ultima di campionato.
Juve e Atalanta si danno battaglia sin dall’inizio con i padroni di casa che vogliono festeggiare lo scudetto con una vittoria e gli orobici che devono fare punti per raggiungere l’obiettivo della qualificazione in Champions League e partono subito a ritmo altissimo con occasioni da gol da entrambe le parti. Ronaldo ne spreca una limpidissima spedendo la palla sopra la traversa e dall’altro lato Zapata sfiora il palo alla sinistra di Szczesny. Poi molta imprecisione dei bianconeri sia con Cuadrado che con Dybala che non riesce a dare il massimo come punta di raccordo tra centrocampo e attacco. Bianconeri che non riescono ad affondare e al 33′ sono i nerazzurri a trovare il vantaggio con Ilicic che segna sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Il primo tempo così si chiude sull’1-0 per gli ospiti.
La serata è speciale e sugli spalti si vedono Ramsey e Buffon che rende omaggio al suo amico Andrea Barzagli. Nell’intervallo si festeggia anche la Juventus femminile che quest’anno ha conquistato il campionato.
Nel secondo tempo Allegri cambia qualcosa e sostituisce Alex con Bernardeschi per provare a recuperare la partita. Con la sostituzione aumentano spinta e cross dalla sinistra con Gasperini che è costretto ad inserire Mancini per difendere meglio il vantaggio. Ma la sostituzione più importante della serata è quella che vede l’uscita dal campo di Barzagli con il tributo di tutto lo stadium ad un grandissimo campione che abbandona il calcio con un giro di campo pieno di commozione. Dopo l’emozione si ritorna al calcio giocato e Gollini è impreciso regalando il gol del pareggio a Mandzukic che lo infila in spaccata facendo passare la palla sotto alle gambe del portiere. La partita non offre più particolari emozioni se non l’espulsione nel finale di Bernardeschi per un’entrata in gioco pericoloso. Allegri vince il suo 5° scudetto consecutivo e saluta i bianconeri con gioia e commozione.