Pareggio a reti bianche tra i fanalini di coda della Serie A. Frosinone e Chievo non vanno oltre lo 0-0 nell’ultima partita nella massima serie e salutano Pellissier che lascia il calcio giocato.
Partita molto molto intensa ma povera di grandi occasioni. Inizia in modo nervoso la gara con parecchi falli nella prima parte con l’accenno di rissa che il direttore Di Martino riesce a sedara quasi immediatamente. Le squadre si danno battaglia ma il solo a rendersi pericoloso è Ciano che tenta di trovare più volte di sfondare il muro difensivo dei clivensi ma quasi sempre si trova solo senza il supporto dei compagni. A trovare il gol però è il Chievo con Pellissier che segna mail silent check conferma il fuorigioco segnalato da Di Martino. La prima frazione si conclude senza particolari emozioni.
Nel secondo tempo la squadre cercano di mantenere alti il ritmo e l’intensità soprattutto nella parte centrale del campo. A crescere maggiormente con il passare del tempo è il Frosinone grazie anche all’ingresso in campo di Ciofani, ma il giovane portiere clivense Semper è bravo a ribattere i tentativi della squadra di Baroni. La partita termina sullo 0-0 con il Chievo chiuso in difesa per contrastare i tentativi costanti dei padroni di casa che hanno cercato di chiudere con una vittoria.
Le squadre nonostante la già decretata retrocessione hanno onorato fino al termine con i ciociari che hanno mostrato un maggior desiderio di vittoria. Frosinone e Chievo approdano in Serie B ma certamente cercheranno di fare di tutto per risalire il prima possibile.
A fine gara il messaggio sulla pagina Twitter del Chievo che saluta il proprio capitano:
Al termine della partita interviene il presidente del Frosinone Maurizio Stirpe: “Ci sono poche cose buone da ricordare in questa stagione, ci sono tante negatività invece che devono far riflettere e che devono costituire un’ottima base di discussione al nostro interno, per capire se abbiamo ancora il DNA che ci consenta di competere per obiettivi importanti”. Tanto entusiasmo e rumore anche oggi da parte dei tifosi del Frosinone che si meritano per il prossimo anno un immediata risalita. “Io penso che debbono innanzitutto meritarsi un Frosinone che sia competitivo, perché porsi immediatamente l’obiettivo della risalita , nasconde anche delle velleità che a mio avviso, devono essere cullate solamente a seguito di un progetto che preveda passione, entusiasmo, volontà di voler arrivare a certi risultati, e a queste cose la società certamente è fortemente sensibilizzata e responsabilizzata sul tema. Per fare questo però ha bisogno dell’apporto fondamentale della struttura tecnica e dei calciatori. Bisogna vedere quello che saremo capaci di proporre ai nastri di partenza del prossimo campionato. Indubbiamente a Frosinone debbono rimanere solo quei calciatori che hanno in animo di competere per obiettivi importanti”. Baroni resta?“Questo non lo posso ancora dire, la settimana prossima riflettiamo e la prima settimana di Giugno sarà decisiva per sciogliere tutti i dubbi che ci sono per la prossima stagione”.
Per il Chievo ai microfoni il secondo allenatore Claudio Valigi: “Emergenza? Si però quello che contava era fare una partita all’altezza della serie A. La squadra si è comportata bene, abbiamo sofferto solamente alla fine. Anche chi ha fatto l’esordio si è comportato bene e questo è l’importante.Bilancio della stagione? Il bilancio della mostra gestione è stata in parte positivo perché da quando siamo arrivati la squadra ha approcciato in maniera diversa alle gare e abbiamo ottenuto dei risultati positivi. Abbiamo riportato un po’ lo spirito che questa squadra ha sempre avuto ovvero uno spirito.combattivo con dignità. Abbiamo sempre provato a salvarci ma ovviamente sapevamo che era complicato. Il percorso non era semplice. Futuro? Non posso rispondere perché non so. I giovani? È un percorso che abbiamo iniziato da qualche partita, serviva anche un po’ alla società per capire lo spessore dei ragazzi. Vignato è un giocatore che ha ottime possibilità di fare il suo percorso. L’emergenza di oggi ci ha permesso di vedere anche altri giovani che lo meritavano. Pellissier? Non siamo riusciti a farlo segnare, però ha fatto la solita gara con il solito spirito. Per lui è una grande soddisfazione essere stato applaudito anche qui da tutto lo stadio. Frosinone? Lo stadio testimonia il grande lavoro del presidente Stirpe. Frosinone rappresenta una grande realtà del calcio professionistico italiano per come è cresciuto in pochi anni. Lo stadio di proprietà da la dimensione di questa società e credo che questa società abbia i mezzi tecnici per affrontare il campionato di serie B di tutto rispetto”