Chelsea fortissimamente Chelsea. La formazione del patrona Abramovich si prende la scena e conquista a Baku, con pieno merito l’Europa League, stordendo l’Arsenal con un poker di reti nel secondo tempo.
Cammino superlativo. Quindici partite complessive giocate dai blues in Europa League senza conoscere l’onta della sconfitta, tre pareggi (di cui uno ininfluente nei gironi a qualificazione ottenuta con il Vidi). I londinese hanno cominciato questa avventura il lontano 20 settembre con il Paok Salonicco, poi Vidi, Bate Borisov, Malmoe, Dinamo Kiev, Slavia Praga, Eintracht Franconforte in semifinale (due pareggi per 1 a 1 e qualificazione ai rigori) e ieri l’Arsenal. Miglior attacco della manifestazione con 35 reti all’attivo. Insomma, dominio su tutti i fronti.
Poker e spettacolo. La partita di ieri ha premiato il Chelsea, Sarri e il suo collettivo. Neanche il mago dell’Europa League, Uani Emry, ha potuto nulla contro Hazard e compagni. Chelsea che, fra l’altro, continua a fare molto bene in Europa, tanto che dal 1990 ad oggi è la società ingelese con più trionfi (ben 4) insieme con il Manchester United.
Il futuro? Da oggi bisongerà sciogliere tanti nodi. Ieri, a fine partita, il fantasista belga Hazard ha dichiarato che lascerà la formazione londinese, ma le attenzioni maggiori sono rivolte verso il tecnico Maurizio Sarri. Promesso sposo alla Juve o, come dice lui, “a tutti in queste ore” dovrà discutere prima con la proprietà e poi decidere se tornare in Italia. La Juventus sembra attenderlo a braccia aperte.
Se sarà così un altro Abramovich dovrà iniziare un altro ciclo.