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Serie A, Torino, il presidente Cairo incontra la squadra e parla del futuro

Il Torino lavora sodo nel ritiro di Bormio e si gode la preparazione alla prossima stagione che segnerà il ritorno dei granata in Europa.

Il presidente, Urbano Cairo, ha raggiunto la sua squadra in ritiro e subito dopo si è soffermato con i giornalisti per fare il punto della situazione.
“Abbiamo tenuto tutti i nostri giocatori più importanti, le uniche cessioni sono giocatori come Ljajic, Avelar, Niang che non erano più con noi e non facevano parte del nostro progetto tecnico. Gli altri li abbiamo tenuti tutti, io credo che tenere un giocatore importante è come acquistare un top player. Io e Mazzarri siamo in contatto continuo. Ho detto dei "no" per nove giocatori. Questo perché voglio tenere tutti. Se siamo qua e non abbiamo venduto nessuno e perché abbiamo parlato con tutti e tutti vogliono”.

Sul possibile arrivo di Verdi dal Napoli.
De Laurentiis è un amico però questo non vuol dire che qualcuno mi regali dei giocatori. Abbiamo due o tre obiettivi di pari livelli, poi sceglieremo quello che è possibile in base anche alla compatibilità economica. Anche avere i conti in regola è importante, se non li avessimo avuti in Europa League quest'anno ci sarebbe andata la Sampdoria. Dal punto di vista numerico darò al mister tuti i giocatori che mi chiederà ovviamente del livello adeguato. Abbiamo anche qualche giovane forte che potrebbe dare una mano. Noi vogliamo dare al mister tutto ciò che serve nei tempi più brevi possibili".

Su Belotti e Zaza.
“Belotti e Zaza sono vecchi amici, si conoscono da tempo. Il fatto che ci sia collaborazione è positivo. Il fatto che siano amici, che si vogliano bene, che si aiutino è importante. Zaza sta molto bene, è in forma, mi fa piacere. Io credo molto in lui, quest’anno ha avuto un annata in cui ha fatto parte delle qualità che ha ma credo che possa fare un grande campionato, io sono fiducioso”. 

Sull'Europa e sull'esordio ad Alessandria.
"E’ stata una cosa bellissima per noi essere inseriti in Europa League con questi preliminari, per noi andare in Europa era una cosa importantissima. Io non è che vado volentieri ad Alessandria perché è casa mia, io sarei andato più volentieri in un altro stadio perché avrei voluto ospitare i 25000 che sarebbero venuti al Grande Torino, le abbiamo provate tutte ma è stato impossibile perché erano tutti indisponibili. L'unico disponibile era Udine ma era davvero troppo distante, allora abbiamo scelto Alessandria. Metteremo 2000 seggiolini per aver più tifosi possibili, ora speriamo che la Uefa sia d'accordo".

Sulla questione stadio.
"Stadio di proprietà? Il Grande Torino è uno stadio che è nostro tutto l'anno. A Torino ci sono già abbastanza stadi, ne facciamo un alto? La cosa da fare è organizzarsi per avere lo stadio sempre disponibile e non avere i concerti quando lo stadio può servire al Toro".

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