Sabato è tornato a Cagliari atteso all'aeroporto da una folla entusiasta di tifosi, oggi le visite mediche e, probabilmente, anche l'annuncio ufficiale della società presieduta da Giulini.
La parabola di Radja Nanggolan è lunga, controversa e densa di storie e aneddoti di un top player in campo e, allo stesso tempo, di un ragazzo che ha mostrato tanti eccessi fuori dal rettangolo di gioco. Eccessi che lo hanno limitato non poco, perché sotto il profilo squisitamente tecnico c'è poco da dire.
Anche se il ct del Belgio, Roberto Martinez, aveva motivato la sua scelta di non inserire Radja nella lista dei convocati per il Mondiale in Russia, per motivi tattici, avendo lavorato su un modulo che non prevedeva la sua presenza.
All'inizio di questa stagione a rincarare la dose è stata l'Inter che lo ha escluso dal progetto tecnico di Antonio Conte, sbarrandogli la strada come a Icardi. Il forte centrocampista belga, quindi, non aveva scelta. Cambiare aria e pure in fretta. Ci ha provato la Fiorentina di Commisso ma, alla fine, Nainggolan ha scelto Cagliari probabilmente anche per avvicinare a casa la moglie, che sta lottando contro il crancro.
Dopo cinque anni, quindi, Nainggolan riveste la maglia rossoblù del Cagliari. Arrivato in Sardegna nel 2010, dopo un'esperienza in B col Piacenza, venne ceduto alla Roma ad inizio del 2014 per poco meno di 10 milioni, poi l'estaste scorsa il salto a Milano alla corte dell'Inter di Spalletti e, oggi, il ritorno nella "sua" Cagliari.