A pochi giorni dall'inizio della nuova stagione proponiamo un'analisi sullo stato della Juventus.
L'allenatore: Maurizio Sarri. Partiamo dalla stretta attualità. Maurizio Sarri non sta molto bene e l'influenza che lo ha debilitato nei giorni scorsi si è trasformata in polmonite che, molto probabilmente, gli impedirà di seguirà la sua squadra dalla panchina all'esordio in campionato al "Tardini" di Parma.
C'era attesa per vederlo all'opera nel match di sabato. Perché la scelta dei vertici societari per quel che concerne la guida tecnica ha determinato un cambiamento radicale in casa bianconera. Vincere sì, insomma, ma divertendo. Sarà questa la mission di Sarri nella stagione che sta per cominciare. E non sarà semplice per l'allenatore toscano. Lo scorso anno ha portato il Chelsea alla conquista dell'Europa League, ma sotto il profilo squisitamente tecnico-tattico il livello di gioco non era certo quello del Napoli dell'ultimo periodo. Ci vuole tempo e un po' di pazienza. La Juve e i suoi tifosi ne avranno?
I pro della rosa. Senza ombra di dubbio l'organico della Juventus è ancora il migliore in assoluto in ambito nazionale. L'innesto del centrale difensivo de Ligt ha dato la stura al processo di ringiovanimento del reparto difensivo. Ma anche i vari Ramsey e Rabiot a centrocampo sono innesti di qualità seppur tutti da vedere e valutare sul rettangolo di gioco. Senza dimenticare che è tornato Gigi Buffon che può rappresentare, nello spogliatoio piemontese, un leader e un elemento di coesione importante.
I contro della rosa. Il termine esubero, in questo momento, è inflazionato dalle parti della Torino a strisce. In primis proprio Maurizio Sarri ha detto che bisogna sfoltire. Da Rugani in difesa, passando per Khedira e Matuidi a centrocampo, per chiudere con Mandzukic, Dybala e Higuain in avanti, qualcuno dovrà fare le valigie e lasciare, giocoforza, la Juventus.
Il mercato. L'estate ha portato a Torino la "stella" olandese de Ligt, di gran lunga il colpo di questo mercato. Giovane, forte fisicamente e tecnicamente rappresenta il futuro dei bianconeri. A centrocampo Rabiot e Ramsey dovrebbero garantire maggiore qualità e palleggio, mentre in avanti Cristiano Ronaldo è sempre una garanzia.
Il giudizio. Organico indubbiamente di spessore che, comunque, va completato. Il blitz del ds Fabio Paratici a Barcellona ne è una chiara testimonianza. Si è parlato di Rugani, offerto ai catalani, ma non mancherebbero altre opzione sull'asse Torino-Barcellona come un possibile scambio Emre Can-Rakitic. E Icardi? L'attaccante dell'Inter vuole la Juve, ma i dirigenti bianconeri per ingaggiarlo devono prima cedere magari Mandzukic e Higuain, visto che Dybala sembra destinato a rimanere. Voto: 7.5.