Vigilia di campionato per la Juventus di Maurizio Sarri.
I bianconeri affronteranno, domani sera, il Brescia di Mario Balotelli. L’attaccante farà il suo esordio dopo aver scontato le quattro giornate di squalifica.
Dopo il Verona ha detto che fare tanti cambi può comportare un precario equilibrio, significa che domani tornerà a una formazione base?
“No, prima voglio vedere tutti i dati. Inutile andarsi a cercare degli infortuni in questo momento. Ieri la squadra ha fatto un defaticante, oggi faremo la valutazione”.
Il Brescia è una squadra che sta facendo bene, che partita si aspetta?
“L’impressione è buona. Si tratta di una squadra pericolosa che sta facendo bene, l’esordio di Balotelli può dare ulteriore entusiasmo. Difficile incontrare queste squadre in questo momento della stagione”.
Bonucci, Matuidi e Ronaldo riposano?
“Voglio vedere i numeri attuali. Ronaldo ieri aveva un piccolo affaticamento all’adduttore, che può essere anche normale dopo tante partite giocate. Vediamo cosa dicono i numeri e decidiamo”.
A che punto è il processo di apprendimento della squadra?
“E’ una squadra in costruzione, speriamo di continuare su questo buono lavoro che si sta facendo”.
Sui calci piazzati dal limite c’è qualche indicazione particolare?
“In queste situazioni ci sono sempre un paio di soluzioni. Da destra vanno a Pjanic e Ronaldo, da sinistra in base a chi è in campo. Ci sono i momenti particolari della partita in cui qualcuno non è in condizione fisica o mentale per non andare a battere quel tipo di situazione”.
Come sta Higuain?
“Per fortuna non ha frattura. Durante la partita mi diceva che ha avuto difficoltà per la medicazione che gli hanno fatto perché gli impediva di respirare bene”.
Ronaldo a parte, c’è qualche giocatore di cui non si riesce a fare a meno?
“Nella fase di costruzione per noi è diventato fondamentale Matuidi, L’altro che stava diventando importante era Douglas Costa, fino all’infortunio. CI sta mancando tanto Giorgio (Chiellini, ndr)”.
Più difficile per lei entrare nel mondo Juve o viceversa
“Il mondo Juve non ha niente di particolare e differente da altri tipi di realtà. Questi mondi sono fatti da persone. CI sono anche in altri ambienti, anche nel Chelsea ti chiedono di fare risultato. Poi ci sono cose tecniche, bisogna imparare a capire quali sono le caratteristiche di ogni giocatore e alcune cose le capisci solo lavorandoci. Per questo parlo di adattamento. Per innescare un modo di pensare e giocare ci vuole un po’ di tempo”.
Si aspettava questo tipo di campionato da antagoniste come l’Inter? Che giudizio dà al campionato
“Ho visto ieri sera il Brescia fino alle 22,30, non ho fatto attenzione ad altre squadre non strettamente legate al nostro calendario. Ma sapevamo che quest’anno il campionato sarebbe stato molto più complicato”.
Cosa ha ritrovato dal suo ritorno in Serie A? Lo ha trovato cambiato?
“Bisogna aspettare per dare un giudizio. Nella prima parte di stagione è anche normale che tutte le squadre provino a proporre il loro calcio, vedremo col passare del tempo, dopo un po’ solitamente l’atteggiamento comincia a cambiare”.