Alla ricerca della propria identità.
Mai pausa delle nazionali fu più attesa per una squadra di calcio. Il Napoli ha bisogno di fermarsi, riordinare le idee e ripartire con le proprie certezze. Questo inizio di stagione fatta di troppi bassi che alti ha destabilizzato l’ambiente convinto di poter puntare apertamente allo scudetto. Il secondo anno di Ancelotti, invece, si sta dimostrando ancora più difficoltoso dentro e fuori dal campo. In particolare sono noti ormai i dissidi fra l’allenatore ed alcuni calciatori in particolare Lorenzo Insigne. Tra colloqui, dichiarazioni ufficiali, smentite e dissidi, il capitano del Napoli non è mai stato così ai margini come quest’anno. Persino il suo ruolo da titolare è in discussione con l’arrivo di Lozano e Llorente, una delle poche note liete di queste prime uscite ufficiali.
Il vero Napoli lo abbiamo visto solo contro il Liverpool in una spettacolare notte europea, salvo poi ricrederci nella seconda uscita contro il Genk. C’è ancora tanto lavoro da fare ma il tempo stringe. Gli azzurri sono distanti già 6 punti dalla capolista Juventus e con lo scontro diretto a sfavore. L’autogoal di Koulibaly non ha segnato solo quella partita, ma ha evidenziato i problemi del forte difensore napoletano. Lontano parente di quello dello scorso anno, sta vivendo un inizio di stagione travagliato con tanto nervosismo e troppi errori.
Il presidente De Laurentiis deve restare vigile e far sentire la presenza della società supportando mister Ancelotti. Nel caso contrario, si rischia una stagione davvero in chiaroscuro.