L’Italia batte il Liechtenstein 5 a 0 e la partenza da testa di serie per il sorteggio dei gironi dell’Europeo è congelata, ma Mancini deve ancora lavorare molto per prepararsi alle amichevoli di lusso di marzo, oltre che per le ultime gare, ininfluenti, di qualificazione di novembre.
Queste le parole del ct:
“Nel primo tempo non abbiamo fatto fatica. Non abbiamo trovato il secondo gol subito, ma è normale cambiando tanti giocatori. Ho avuto risposte positive, altre cose invece si possono migliorare. Abbiamo giocato poco insieme, è un po’ questo il problema”.
Su Di Lorenzo e Cristante:
“Se sono qua è perché crediamo in questi giocatori, a giugno però qualcuno bravo dovrà rimanere a casa. Avranno altre possibilità, cerchiamo di migliorare come squadra e poi vediamo a giugno. Mi fa piacere che i ragazzi abbiano gran feeling tra loro”.
Sul record di Pozzo:
“Non mi interessa del record di vittorie consecutive, sarebbe più importante vincere due Mondiali e un’Olimpiade. Ma mi accontenterei dell’Europeo”
Poi hanno parlato i protagonisti in campo: il primo è stato Belotti:
“Mi porta bene giocare qui, ho fatto due gol la volta scorsa e due oggi. Sono molto contento, soprattutto della prestazione della squadra. Abbiamo cercato di fare ciò che chiedeva il mister, nel secondo tempo ci siamo riusciti meglio e s’è visto. Si vede che abbiamo più convinzione, più voglia di fare ciò che chiede il mister. C’è tutto un gruppo pronto a seguire il mister, che ha dato delle idee principali. Noi le abbiamo reputate giuste. Quello che stiamo facendo vedere in campo è bello, dopo quanto passato due anni fa c’è voglia di tutti di prendersi un riscatto. E’ giusto che l’Italia sia in alto, dove sappiamo”.
Poi Cristante:
“Non sono mai partite facili, nessuna gara è abbordabile. Quando siamo riusciti a prendere le distanze le cose sono state più facili. Nel calcio non c’è mai una gerarchia fissa, tutto può cambiare settimana dopo settimana”.
Poi El Shaarawy:
“Voglio sentirmi importante con l’Italia, so che ho preso una decisione opposta rispetto alla normalità andando in Cina, ma tutto quello che mi offre la Nazionale me lo prendo. Io mostro al mister quello che faccio qua, cerco solo di farmi trovare pronto. La maglia della Nazionale per me è sempre speciale. Avevo tanta voglia di ritornare in campo, l’ultima apparizione non è stata positiva visto che risale a due anni fa nel match che ci ha escluso dai Mondiali. Quello di oggi per me è un gol che significa tantissimo”.
Poi l’esordiente Tonali:
“È un’emozione bellissima, non capita a tutti di giocare per la Nazionale. Poi quei trenta secondi lì prima di entrare… lo avevo immaginato ma non lo sapevo in anticipo. Conoscevo già molti compagni, con qualcuno avevo già giocato contro. Tutti mi hanno dato una mano. Pirlo, Gattuso e De Rossi? Difficile dirlo, un mix di tutto sarebbe il top. Ho sempre messo tanta grinta in campo, per questo mi rispecchio un po’ in Gattuso. Mi prendo un po’ di tutto? Esagerato ma sì”.
Infine Sirigu:
“Ho provato l’emozione di sempre, responsabilità, un senso di rispetto. La partita con la Nazionale è sempre una cosa importante. Questa è una Nazionale improntata sull’identità di gioco. Stiamo crescendo sotto tanti aspetti, adesso ci sono tanti calciatori che giocano in squadre importanti e portano l’esperienza internazionale, che fa bene anche a chi deve crescere. I nuovi portano molto entusiasmo, il che è importante. Gigio è il titolare, gli altri sono dietro. Io mi metto a disposizione, ogni giorno in allenamento io mi sento il titolare. Quando la scelta ricade su un altro e non su di me… io do una mano a tutti. Donnarumma merita di stare lì, è importante vedere gli altri che spingono da dietro, tra Gollini e Meret, oppure chi non c’è come Cragno e Perin, ti porta a dare il meglio di te”.