È un'Italia "storica" quella che ieri sera si è imposta a Zenica contro la Bosnia Erzegovina.
Ed è stata una giornata indimenticabile anche e soprattutto per il suo Ct, Roberto Mancini, che ha superato il record detenuto dal Vittorio Pozzo (stagione 1938-39) grazie alla decima vittoria consecutiva sotto la sua gestione.
Un'Italia che piace e che mostra partita dopo partita segnali di crescita. E lo si capisce da tante cose. Dalle prestazioni di Florenzi (che con il club di appartenenza non gioca quasi più) a Insigne, autore di una rete, passando per Acerbi ed Emerson, ma la lista potrebbe essere davvero lunga e corposa (e che dire dei soliti Bernardeschi e Belotti?). Si capisce anche che i ragazzi si divertono e si capiscono al volo. Insomma, il Mancio è riuscito alla perfezione nell'opera di "svecchiamento" della Nazionale e di riappacificazione con tifosi e appassionati di calcio.
Una cartolina, quella che arriva dalla Bosnia, che lascia bene sperare e dalla quale si possono intravedere raggi di sole per il futuro. Futuro che sarà innanzitutto Europeo, da giocare con la spensieratezza di un gruppo giovane e in crescita ma, allo stesso tempo, con la consapevolezza di chiamarsi Italia.