Il messaggio è stato lanciato e ricevuto. Zlatan Ibrahimovic si appresta a tornare in Italia alla corte di una squadra “che deve tornare a vincere”. Un messaggio criptico fino ad un certo punto. Infatti le squadre di Premier League si sono ritirate dalla corsa, così come le altre compagini italiane Bologna su tutte.
Dopo aver scritto splendide pagine in rossonero ed aver vinto uno scudetto, Zlatan torna a Milano all’alba dei suoi 39 anni. L’ultima cavalcata per l’attaccante svedese prima del ritiro. Ma cosa potrà dare questo Ibrahimovic al Milan? In primo luogo bisogna analizzare l’aspetto sia fisico che economico. Il calciatore è ormai al tramonto della sua carriera e viene anche da un campionato di basso livello come la MlS. Tornare nella difficile e fisica Serie A non sarà facile, quindi non potrà garantire 90 minuti ogni gara. Allo stesso tempo ricordiamo che Zlatan ha subito qualche anno fa un intervento importante al ginocchio. Dal punto di vista economico, invece, sarebbe un colpo mediatico per il Milan ma anche pesante per le casse non floride dei rossoneri. Il suo arrivo potrebbe coincidere con l’accellerata di una nuova vendita del club.
Per quanto riguarda l’apporto tecnico, che è quello che interessa maggiormente i tifosi, è innegabile che il suo arrivo innalzi il livello qualitativo e di leadership della squadra. Giovani talenti come Leao potrebbero crescere al suo fianco. Piatek potrebbe essere scaricato definitivamente, mentre Rebic troverebbe un giusto partner in un attacco a tre uomini. Tuttavia non basta il solo nome per vincere le partite: bisogna adare cauti e non attendersi 15 goal da Ibrahimovic. I tifosi sognano, ricordando le sue gesta di parecchi anni fa. E’ più facile pensare ad uno Zlatan diverso ma impattante allo stesso modo soprattutto con la sua esperienza.