Dopo il ko con il Torino, la Roma riparte dalla sfida di domani in campionato contro la Juventus. In conferenza stampa Paulo Fonseca ha presentato il match. Queste le sue dichiarazioni principali.
La Juventus sta cercando di cambiare mentalità con Sarri, cosa ne pensa?
“Non conosco bene il passato della Juventus con gli altri allenatori, conosco solo con Sarri. È uno dei migliori d’Europa, con un’idea positiva di calcio che mi piace molto. Sta costruendo una squadra molto forte”.
Cristante è tornato in gruppo, come sta? È pronto? E le condizioni di Spinazzola.
“Spinazzola non si è allenato con noi in settimana, ha un virus. Solo oggi si allena con noi, penso che non è nella miglior condizione fisica per giocare dall’inizio questa partita. Cristante è pronto, si è allenato con noi questi giorni: sta bene, non è al meglio ma è pronto per essere convocato”.
Alla Roma manca una prima punta oppure gli altri giocatori offensivi hanno fatto poco?
“Dobbiamo fare più gol, ma non sono preoccupato dal numero dei gol di Dzeko o degli altri giocatori. Magari Zaniolo ha segnato più gol degli esterni, ma devo dire che quando io faccio l’analisi della squadra per me è importante che la squadra crei situazioni da gol, la mia è una squadra offensiva che crea molte occasioni da gol e questo è importante”.
Nessuna vittoria con le prime 7 in classifica: cosa serve per il salto di qualità? Fazio o Çetin in caso di difesa a 3?
“Non ho detto che giocheremo sicuramente con la difesa a 3, non dico nulla perché non so ancora se ci giocherò. Sull’altra domanda dico che noi abbiamo sempre giocato bene con le squadre migliori del campionato. È vero che abbiamo perso con Atalanta e Parma, ma penso che abbiamo sempre giocato bene e con coraggio contro le squadre migliori, il problema non è questo io sono più preoccupato quando giochiamo con le cosiddette piccole, qua parliamo di mentalità e ambizione. In questo tipo di partite, tipo contro il Torino, io penso che non sia stata una questione di atteggiamento ma penso che dobbiamo volere di più, dobbiamo capire se vogliamo avvicinarci a chi ci è davanti, se fosse così non possiamo sbagliare quel tipo di partite. Stiamo lavorando per cambiare la nostra mentalità”.
Inter o Juventus: quale squadra è la migliore?
“Giocano in maniera diversa, non ho preferenze per nessuna delle due, sono squadre con idee molto forti da parte dei loro allenatori. Conte ha un’identità molto marcata, così come Sarri ma sono due squadre che giocano in maniera diversa”.
La poca cattiveria sotto porta dipende dalla mentalità?
“Anche. Il problema non è creare, ma l’aggressività in questo momento. Stiamo lavorando per migliorare questo momento della partita. E’ una questione di aggressività”.
Ha visto una squadra pronta in settimana?
“Sì, i giocatori si sono allenati molto bene in queste settimane. Ci eravamo allenati bene anche prima del Torino ma poi abbiamo perso. Giocare contro la Juventus non è partita normale, so che è speciale. Dobbiamo capire che non possiamo sbagliare. Serve concentrazione totale. E’ una partita dove i giocatori sono anche molto motivati. Quando abbiamo queste partite non sono preoccupato, mi preoccupo di più quando giochiamo contro Torino o Sassuolo”.
Contro la Juventus che atteggiamento difensivo bisogna avere?
“Come ho detto in queste partite bisogna avere grande rigore difensivo. Non possiamo sbagliare. La nostra forma di difendere è la stessa: lontana e alta rispetto alla porta. Dovremo essere corti, senza spazio tra le linee. Sappiamo che la Juventus è molto forte quando cerca lo spazio. Dovremo essere molto concentrati”.
Preferisce giocare contro squadre che prediligono il gioco o no?
“Io penso che quando un allenatore ha l’intenzione di far giocare bene una squadra allora non cambia nulla. A Sarri piace fare un buon calcio, ma dobbiamo capire che è arrivato in questa stagione e sta cambiando la mentalità della Juventus. La squadra che per me è più forte è quella che ha mantenuto gli allenatori come la Lazio e l’Atalanta. Cambiare non è mai facile. Il lavoro di Sarri è solo all’inizio. Ha cambiato molto il modo di giocare della Juventus”.