Il derby di Milano ha sempre mille spunti di interesse. Sul campo e fuori. Ma sarà anche la sfida fra i due allenatori, tanto diversi quanto impegnati nel rilancio delle due milanesi. Antonio Conte da un lato e Stefano Pioli dall'altro.
Il 3-5-2 del tecnico pugliese nerazzurro contro il 4-4-2 della'allenatore rossonero.
Proviamo a capirne di più e cercare di analizzare quale potrebbe essere la chiave tattica del match.
Il nodo legato alla presenza del portiere Handanovic sarà sciolto soltanto nelle ore che precedono il match. E non sarà, comunque, un semplice particolare. Padelli, in ogni caso, è pronto a rimettersi fra i pali come successo a Udine. In difesa il trio dovrebbe essere composto da Godin (con Bastoni squalificato è favorito su D'Ambrosio) con De Vrij e Skriniar. Qui, il primo step. Fermare e bloccare Ibrahimovic, atteso al rientro dopo il forfait contro il Verona, sarà il compito, non proprio agevole, della retroguardia nerazzurra che ha centrimetri ed esperieza per tamponare l'ardore e la classe dello svedese.
A centrocampo, come sempre, soi gioca molto della sfida. L'Inter proverà a mettere in difficoltà i rossoneri sugli esterni dove dovrebbeo agire Candreva (leggermente favorito su Moses) a destra e Young a sinistra, in cabina di regia spazio a Brozovic che dovebbe essere supportato da Vecino e Barella. Il Milan in mezzo potrà contare sul rientro di Ismael Bennacer e su Kessie che agirà davanti la difesa. Ma chi avrà la meglio sulle corsie, dove Pioli si affiderà all'estro e la fantasie di Samuel Castillejo a destra e Hakan Calhanoglu a sinistra, potrebbe mettere le mani sul derby.
Rossoneri che con la solita difesa a quattro (con al centro Musacchio o Kjaer al fianco di Romagnoli), proveranno ad arginare stazza fisica e astuzia di Lukaku e Sanchez, visto che Lautaro sarà ai box per scontare la seconda gioranta di squalifica dopo il rosso rimediato nel match casalingo con il Cagliari.