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Coppa Italia, Milan-Juventus: le interviste post-partita

Nella seconda semifinale di andata Milan e Juventus pareggiano 1 a 1, dopo che i rossoneri sono stati lungamente in vantaggio, recuperati solo nel recupero dagli ospiti. 

Queste le parole dei protagonisti: 

Milan 

Maldini: “Siamo soddisfatti della prestazione. Meritavamo la vittoria, ma contro una squadra come la Juventus di grande qualità può succedere di non riuscirci. Siamo delusi per il risultato, ma negli occhi rimane la prestazione. Dopo una partita del genere preferisco non parlare dell’arbitro, ma soffermarmi sulla prestazione della squadra. Dopo il derby, abbiamo visto una gara ancora migliore. In questa squadra è cambiato lo spirito, non si può dire nulla”.

Pioli:  “Avevo chiesto ai miei di uscire stasera senza rimpianti. I miei non devono averne, forse qualcun altro sì, ma non loro. Io sono orgoglioso e penso anche i tifosi. Volevamo e meritavamo un risultato diverso, ma è solo l’andata. Ci prepareremo per fare meglio al ritorno. Sul rigore mi sono arrabbiato perché c’era un fallo su Ibrahimovic ad inizio azione, e il rigore non sarebbe mai arrivato. Ricordo poi anche la riunione con gli arbitri, e il fatto che il rigore fischiato contro Cerri in Cagliari-Brescia non lo fosse. Mi sembra la stessa. Chi ha giocato sa che si salta con le braccia, ed è stato tra l’altro colpito prima che potesse ricadere e togliere le braccia. Sono confuso, non capisco quali siano mani e quali no. Il nostro giocatore oggi non poteva scomparire.” Poi parla di Rebic: “sicuramente lui ci ha messo qualcosa di diverso, poi anche il poter giocare vicino a Ibra lo ha aiutato. Mi auguro che mantenga questa determinazione e questa qualità perché sta diventando davvero molto importante per noi. E’ chiaro che dovremo fare un’impresa, ma ci proveremo”. 

Juventus

Bonucci: “Segnare fuori casa è importante, ma una squadra come la nostra non può accontentarsi di dover recuperare perché ha concesso troppo. Dobbiamo cambiare marcia, dare qualcosa di più e stare compatti. Serve di più da tutti. Abbiamo fatto anche una buona partita, ma il Milan pressava alto e in questo momento anche noi dobbiamo dare di più, mettere in pratica quanto facciamo in settimana e crescere come squadra. Siamo in corsa su tutti i fronti ma c’è da migliorare: muovere più velocemente il pallone, non innamorarsi troppo. Chi fa la differenza l’abbiamo negli ultimi 30 metri, la palla deve arrivare a loro”.

Sarri: “Preoccupato non sono, mi sento bene. Mi sembrano fasi normali. Impensabile crescere con una curva d’ascesa continua, in nessun campo della vita figuriamoci in uno sport umorale e dipendente dalle condizioni mentali. Siamo in un momento di crescita bloccata, ma possiamo ripartire dal palleggio di stasera e lavorare su evitare qualche gol evitabile. Il calcio non è più come pochi anni fa, le squadre che finiscono con 18-20 gol subiti non ci sono più. Ci sembra di prenderne tanti, ma abbiamo due gol presi in più rispetto alla miglior difesa del campionato”. Su Chiellini: “Quando si parla di certi giocatori è evidente: mancano a noi come lo farebbero per qualsiasi squadra al mondo. Quando mancano giocatori top qualche ripercussione c’è. Giorgio dà soprattutto personalità ed energia, i tempi di recuperi non li so ma dipenderà soprattutto da lui. Mi ha detto che ha avuto sensazioni discrete, settimana prossima organizzeremo qualcosa di più impegnativo e poi decideremo”. Sulle gare ravvicinate con Lione e Inter: “Si sta parlando di tempi calcistici abbastanza lunghi, 15 giorni fa stavamo benissimo, ora non proprio, magari fra due settimane ritorniamo. Dalla partita di stasera ho preso alcune sensazioni molto positive.”

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