Il campionato è fermo e in attesa di capire il proprio destino, che dipenderà dalle decisioni che Lega e FIGC prenderanno di qui a qualche settimane. Per questo motivo, è giusto sottoporre ad analisi i bilanci delle 20 squadre di Serie A che hanno partecipato alla stagione 2018-2019, ossia quella scorsa.
Partendo dai club di prima fascia, la Juventus è l’assoluta protagonista nella casella ricavi che, dopo l’incremento subito per l’acquisto di Ronaldo, vede il proprio trend positivo in perpetua ascesa. Inoltre i bianconeri hanno avuto un aumento di capitale di 300 milioni, che ha abbattuto l’indebitamento finanziario netto. L’Inter può vantare un fatturato record, dovuto soprattutto al ritorno in Champions League, ma ha visto i costi lievitare notevolmente tra stipendi e ammortamenti, mentre sorridono meno Lazio e Milan: i biancocelesti chiudono con il bilancio in rosso per la quarta volta nell’era Lotito e i rossoneri hanno aumentato i costi che superano i ricavi di 160 milioni.
Napoli e Atalanta, invece, si confermano tre le società più esperte in termini di utili. Grazie alle ultime onerose cessioni, gli azzurri hanno aumentato il proprio utile di 29,2 milioni e in più possono decantare l’assenza di debiti finanziari. Gli orobici sono campioni di profitti, reinvestiti per migliorare la rosa e le strutture di proprietà. A Roma le acque non sono proprio calme: solo i ricavi dalle vendite dei migliori giocatori hanno alleviato le perdite del club giallorosso, perchè stipendi e ammortamenti alle stelle hanno reso la situazione societaria ingestibile.
Gestione dell’attività lodevole anche per Sassuolo, Spal, Udinese, Torino e Cagliari, questi ultimi due anche senza indebitamenti finanziari. Equilibrate le situazioni di Chievo, Empoli, Fiorentina, Genoa e Sampdoria, mentre Bologna, Parma e Frosinone hanno qualcosa da rivedere tra spese alte, chiusura del bilancio in rosso e perdite di un certo spessore.