Il tema più caldo che tiene banco in questo momento nel mondo del calcio è la ripresa o meno della stagione in corso, fermata a inizio marzo per l’emergenza coronavirus.
Si sta dibattendo molto sulla soluzione da adottare, che deve essere la più coerente tenendo conto della salute pubblica, in primis, e delle esigenze delle varie federazioni, in secundis.
Il presidente della Uefa, Alexander Ceferin, ha le idee chiare sul da farsi. Secondo lui, con le dovute tempistiche, bisogna tornare in campo e concludere campionati e coppe entro il 3 di agosto, sapendo però che c’è la possibilità che le competizioni possano essere sospese definitvamente, a seconda delle decisioni dei governi.
Queste le sue parole:
“È necessario che il 3 agosto sia la Champions che l’Europa League siano terminati. Stiamo vivendo una situazione straordinaria e dobbiamo essere flessibili, le coppe europee potrebbero giocare nelle stesse date delle competizioni nazionali, anche alla stessa ora. Abbiamo piani diversi per ricominciare l’attività a maggio, giugno o luglio, ma se le autorità non lo permetteranno non lo faremo, la salute verrà sempre prima di tutto. Dipenderà dal governo di ciascun Paese membro. Il formato non sarà un problema, possiamo giocare col sistema attuale o con nuove formule, con partite secche in campo neutro o sorteggiando chi gioca in casa. “Final eight” o “final four” sono anche possibili, possibilmente a porte chiuse ma con le televisioni presenti”.
The deadlines related to all 2020/21 UEFA club competitions are postponed until further notice, in particular as regards the admission process and the registration of players.
UEFA will set new deadlines in due course. — UEFA (@UEFA) April 1, 2020