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Emergenza Coronavirus: la Liga alle Canarie? Pazza idea degli albergatori

Nei giorni scorsi gli albergatori ci avevano provato anche con la Nba, campionato fermo dall’11 marzo, per giocare alle Bahamas o a Las Vegas, ottenendo una secca e piccata risposta negativa da parte di LeBron James.

Adesso, la Ashotel, associazione alberghiera di Santa Cruz de Tenerife, Isole Canarie, formalizza una proposta alla Liga spagnola e alle istituzioni governative per far disputare la parte restante della Liga e del campionato di Segunda nell’intero arcipelago delle Canarie.

Non solo Tenerife, quindi, in un luogo dal tasso molto basso di contagi e di decessi e dove sarebbe possibile controllare i calciatori con maggiore serenità. Si andrebbe a rivitalizzare un luogo che vive di turismo (lo scorso anno si sono contati 15 milioni di visitatori) e che, ad oggi, per le note vicissitudini del Coronavirus è, di fatto, inattivo.
Gli albergatori sottolineano di avere strutture adeguare e un’organizzazione tale da rispettare ogni avvenimento che si svolgerebbe, sia chiaro, a porte chiuse.
Tuttavia, filtrano poche possibilità di riposta positiva alla richiesta. Liga e federcalcio, infatti, sembrano intenzionate a non accogliere l’istanza.

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