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Emergenza Coronavirus: la Premier League “studia” la ripartenza

La Premier League sta studiano il modo migliore per ripartire. Fra i club ci sarebbe la volontà di ricominciare a giocare e completare il campionato.
Il picco di contagi non è ancora stato raggiunto oltre Manica e, come si legge dalle colonne del Sun, questa sarà la settimana decisiva per capire quale potrà essere il giorno della ripresa della Premier.
Con 92 match ancora da giocare, il pressing della Fifa e gli introiti televisivi sullo sfondo (in ballo si sono 371 milioni di sterline che i club sarebbero costretti a restituire in caso di non conclusione del campionato) la volontà, quasi unanime, è quella di ricominciare, al punto che già alcune società avrebbero contattato i calciatori fissando i primi allenamenti l’11 maggio.

Secondo il Mirror, inoltre, la Fa (Football association) si sarebbe attivata per rendere fruibile e disponibile lo stadio di Wembley dove, addirittura, si potrebbero disputare sino a 4 partite al giorno.
E non finisce qui perché, come riferisce La Reuters,  il centro nazionale di St George’s Park, con le sue 228 camere d’albergo e 13 campi di calcio, sarebbe stato messo a disposizione dalla federazione per utilizzarlo come posto base nel periodo degli allenamenti in quarantena.
Insomma, in Inghilterra ci si muove per trovare la quadra e permettere ai club di ritornare a giocare in sicurezza.

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