Già alcune settimane fa aveva parlato senza troppi giri di parole parlando della sospesione dei campionati, ma ora Lukaku, attaccante dell’Inter, ha fatto dichiarazioni ancora più forti, fatte durante una diretta su Instagram con Vieri.
Il racconto che ci offre il centravanti belga ha dell’inquietante e raccoglie delle velate accuse nei confronti delle società italiane che, a suo parere, hanno sottovalutato l’epidemia prima che propagasse.
«Abbiamo avuto una settimana libera a dicembre. Siamo tornati e, giuro, che 23 giocatori su 25 erano malati. Non è uno scherzo» sostiene l’ex Everton, che poi rincara la dose: “Nella partita contro il Cagliari dopo 25 minuti Skriniar ha dovuto lasciare il campo. Non poteva andare avanti e quasi svenne. Tutti tossivano e avevano la febbre”. Ma di fronte a quei sintomi la società non sarebbe intervenuta: “Non abbiamo mai fatto test per il Covid-19 in quel momento, quindi non lo sapremo mai con certezza”.
Insomma, diretto e risoluto il bomber nerazzurro, che pare optare per la teoria secondo la quale il virus fosse giunto in Italia più di un mese prima rispetto alla data del primo contagio dichiarato. Un’esposizione pesante, ma che potrebbe contenere del vero.
Same as ever good 💯 https://t.co/2doETXfQgf — R.Lukaku Bolingoli9 (@RomeluLukaku9) April 18, 2020