L’Assocalciatori non ci sta ed emana un comunicato in cui manifesta tutto il suo dissenso per i provvedimenti presi dal Governo nell’ultimo decreto relativi alle modalità di ripresa dello sport italiano.
Il testo del documento parla chiaro: “L’Assocalciatori manifesta le proprie perplessità, nonchè la sorpresa, in merito alla decisione del Governo sulla modalità di ripartenza dello sport italiano. […] discriminatoria, prima ancora che illogica, l’idea di far riprendere l’attività negli impianti sportivi ai tesserati di discipline sportive individuali e non consentire ai calciatori professionisti – così come ad altri atleti tesserati per discipline di squadra – lo svolgimento di allenamenti in forma individuale nei centri sportivi, come peraltro già consentito nel mese di marzo 2020. La norma, inoltre, rischia di produrre un aggravamento e non il contenimento del rischio!”.
Poi prosegue: ” […] per il lavoratore sportivo la fase di riatletizzazione dopo questo stop obbligato è un passaggio necessario per evitare infortuni e per essere pronti per iniziare il 18 maggio gli allenamenti di gruppo; non v’è chi non veda come sia sicuramente più pericoloso fare attività individuale nelle zone cittadine e su superficie inidonee. Rimane l’auspicio di un pronto intervento del Governo utile a eliminare le evidenti distorsioni che deriveranno dalla applicazione delle norme contenute nel DPCM del 26 aprile”.
Dura presa di posizione anche da parte di Ciro Immobile, attaccante della Lazio e attuale capocannoniere del campionato in corso: “Sono d’accordo con quello detto dalla società e dai compagni. Lotito ha parlato giusto: possiamo andare a correre io e Dzeko a Villa Borghese e non a Formello dove ci sono sei campi. Assurdo. Nel centro sportivo possiamo allenarci da soli, con tante ingressi ed uscite di servizio. Una situazione discriminatoria. Vogliamo riprendere, con il permesso dello Stato, in massima sicurezza. La gente credo abbia voglia tornare a divertirsi guardando qualcosa in tv come il calcio”.
Poi continua nella chiacchierata con Lazio Style Radio: “Noi tutti vogliamo solo capire il perché non possiamo allenarci a Formello, ma sì nei parchi pubblici. Se non c’è l’intenzione di ripartire con il campionato ce lo dicessero, anche molti miei colleghi di altre squadre non vedono l’ora di tornare in campo. Di quelli che conosco io nessun altro calciatore è contrario alla riapertura. Non voglio fare polemica, ma potrà essere motivo di sfogo, di divertimento per le persone. Se ci sono le condizioni, è giusto ripartire”.