Da alcuni giorni sembra essersi riaperta una questione riguardante la gara tra Inter e Juventus dell’aprile 2018. In merito alla vicenda è tornato a parlare l’ex capo procuratore della FIGC Giuseppe Pecoraro e lo ha fatto a Il Mattino.
Pecoraro si è particolarmente soffermato sull’episodio che aveva visto protagonisti Pjanic e Rafinha. Il bosniaco, già ammonito, rifilò una gomitata al centrocampista dell’Inter sotto gli occhi dell’arbitro Orsato, che fischiò l’irregolarità ma non estrasse il secondo giallo.
L’ex procuratore ha raccontato un particolare interessante: “È stata la direzione di Orsato che mi ha portato ad avere delle tensioni con il mondo arbitrale. Avevo avuto esposti, sottoscritti, di associazioni, tifosi, organizzazioni sul suo operato e per non sbagliare chiesi ai miei vice se era il caso di aprire o no un procedimento. Io non credo che avremmo trovato prove di malafede e chiesi all’Aia prima e poi alla Lega i dialoghi audio-video tra Var e arbitro di quella partita”.
“Ce li diedero solo a inizio campionato successivo. Ma lì ci fu la sorpresa. – prosegue Pecoraro – Apriamo il file e l’unico episodio in cui non c’è audio registrato era quello che ci importava: quello tra Orsato e il Var che aveva portato alla mancata espulsione di Pjanic. Motivo? Mi dissero che non c’era e basta. Sono certo che non ci sia stato dolo, ma ero obbligato a procedere, anche perché dovevo dare delle risposte a quegli esposti. Alla fine ho archiviato. Ed è per questo che c’è bisogno di maggiore trasparenza”.