Non le ha mandate a dire, come al suo soli, Damiano Tommasi, presidente dell’Aic, in seguito alle decisioni del Consiglio federale di ieri. I calciatori hanno votato contro nella parte riguardante le iscrizioni ai campionati.
“Sapete che cosa significa? – ha spiegato Tommasi -. Che siamo stati in campo fino al 15 marzo, che i calciatori hanno lavorato con il preparatore atletico per tutto il lockdown e ora tu puoi pure non retribuirli. E se fanno causa danno pure la possibilità al club di non pagarli fino ad agosto! Sono deluso e preoccupato. Si prendono delle decisioni con mascherine e call conference, e poi si mandano in campo gli altri. Cioè i calciatori. Ed ecco come sono ripagati. Gli imprenditori del calcio chiedono i soldi a tutti – Uefa, Fifa, governo – per non pagare i calciatori…E noi dovremmo essere contenti? Domani (oggi, 21 maggio, per chi legge, ndr) ci vedremo, analizzeremo la situazione. Sono veramente deluso e preoccupato per come vanno le cose in questa Federazione e in questo calcio”.
Damiano Tommasi si riferisce, soprattutto, ai tanti calciatori che militano nel campionato di terza serie e non hanno ingaggi di certo faraonici.