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Serie A, 30^ giornata: promossi, bocciati e rimandati

Si è chiuso un turno, il 30esimo in serie A, che ha regalato non poche sorprese. In vetta la Juventus allunga sulle inseguitrici, mentre l’Atalanta “vede” il terzo posto, torna al successo, in coda, il Brescia che batte il Verona. E allora analizziamo, in pillole, questa gioranta.

PROMOSSI. Balza subito agli occhi l’impresa del Bologna che ci ha preso gusto e, anche quest’anno, ha espugnato San Siro. Giocando, fra l’altro, buona parte del match, contro l’Inter, in inferiorità numerica. E poi se a far gol sono Juwara e Barrow la vittoria è ancora più dolce.
E l’Atalanta? Sarà pur vero che ormai non fa più notizia, ma l’ottava vittoria di fila in campionato (stavolta la vittima di turno è stata il Cagliari) porta gli orobici a -1 dal terzo posto.
Sugli scudi anche il Milan. Prestazione convincente quella dell’Olimpico contro la Lazio e successo assolutamente meritato.
Applausi anche per il Brescia tornato al successo, contro il Verona, dopo un lungo digiuno.

BOCCIATI. Delusione Inter. Inutile girarci intorno. La squadra di Conte poteva accorciare dal secondo posto e, invece, deve guardarsi le spalle dall’arrembante Atalanta. Il ko interno con il Bologna è il manifesto dell’impotenza dei nerazzurri. E undici punti di distacco dalla vetta a otto giornate dalla fine cominciano a diventare troppi.
Terza sconfitta di fila per la Roma che non gioca una brutta gara ma cade pure a Napoli e la situazione in classifica rischia di precipitare così come la posizione del suo tecnico, Paulo Fonseca.
Nulla da fare per il Torino nel derby della Mole. I granata, per una parte del match, ci hanno provato per poi sbandare nel finale. Rimangono sei i punti di vantaggio sul terzultimo posto, ma la sensazione è che se il Toro riuscirà a salvarsi lo farà più per demeriti altrui che per meriti propri.

RIMANDATI. In una domenica in cui l’unico pari è quello fra Udinese e Genoa, da rimandare c’è la Lazio, perché senza due elementi, seppur di spicco, come Immobile e Caicedo non può essere giustificabile una prestazione così sotto tono. Senza nulla togliere, in generale, ad una stagione davvero sopra le righe per i biancocelesti.

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