La Juventus vince il suo nono scudetto di fila, il primo dell’era Sarri che diventa così l’allenatore più “anziano” ad aver messo le mani sul tricolore.
Queste le parole dell’ex trainer di Napoli e Chelsea ai microfoni di Sky.
“Lo scudetto ha un sapore forte, particolare, vincere è difficile, ogni anno è complicato e difficile. Nello sport non c’è niente facile. Qualcosa di grandioso e particolare, dopo otto anni che vincono non era semplice. Avevo la paura della secchiata, per quello sono stato dentro. Per Dybala è difficile, la sensazione è che ci sia un problema muscolare. Differenza tra Juventus e Napoli? Cristiano e Dybala fanno la differenza, la differenza è la società, il presidente è un grande personaggio, sta vicino, il dirigente è vicina. La società si sente molto qui”.
Sullo spogliatoio. “In ogni spogliatoio c’è un momento di discussione e confronto per trovare punti in comune. Penso che sia qualcosa di normale, è successo ogni anno avere scambi di opinione, cercare miglioramenti. Per me è stato normale, ma credo lo sia stato in tutte le collaborazioni: è un momento da affrontare, più a viso aperto s’affronta più problemi si risolvono”.
Sul futuro. “Farei a meno di pensare alla Champions stasera. Almeno una notte di serenità vorrei passarla, anche i ragazzi. Ora arriva il bello e il difficile. Vediamo come ci arriviamo. Abbiamo lasciato qualcuno per strada, speriamo di non aver lasciato Paulo stasera. E’ un torneo che non può avere previsioni, ogni squadra ha una storia particolare. Importantissimo è superare il Lione. Ho la sensazione che poi a Lisbona possa succedere di tutto”.