Il caso Suarez si allarga a macchia d’olio. Anche la giustizia sportiva, infatti, ha aperto un’inchiesta. Il procuratore, Giuseppe Chinè, ha chiesto gli atti ai magistrati di Perugia. Oltre alla Procura di Perugia, anche quella della Federcalcio ha aperto un’inchiesta sul caso Suarez. Il procuratore della giustizia sportiva Giuseppe Chinè ha chiesto gli atti ai magistrati di Perugia.
In questa direzione si valuteranno eventuali illeciti commessi da dirigenti bianconeri in base all’articolo 32, comma 7, del Codice di Giustizia sportiva della Figc, che punisce chiunque provi: «direttamente o tenti di compiere o consenta che altri compiano atti volti ad ottenere attestazioni o documenti di cittadinanza falsi o alterati per eludere le norme in materia di ingresso in Italia e di tesseramento di extracomunitari».
Mentre la magistratura ordinaria potrebbe ipotizzare un’indagine per corruzione per la trattativa tra l’ufficio legale della Juve e il dg dell’Università di Perugia, la procura della Federcalcio valuterà ora eventuali illeciti commessi da dirigenti bianconeri in base all’articolo 32, comma 7, del Codice di Giustizia sportiva della Figc, che punisce chiunque provi: «direttamente o tenti di compiere o consenta che altri compiano atti volti ad ottenere attestazioni o documenti di cittadinanza falsi o alterati per eludere le norme in materia di ingresso in Italia e di tesseramento di extracomunitari».
In caso di apertura di procedimento sportivo, in ogni caso, a rischiare sono solo i tesserati del club sino ad una inibizione dalla carica per due anni.
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, inoltre, esisteva un accordo tra l’avvocatessa della Juventus Maria Turco e l’Università per gli stranieri di Perugia. Il tutto dimostrato da una serie di intercettazioni che non lascerebbero adito a dubbi e interpretazioni differenti.