Il Chievo ricasca nel vuoto e perde il derby veneto. Contro il Vicenza, i gialloblù appaiono poco convinti e distratti e cadono rovinosamente ai piedi dell’ex di turno Mimmo Di Carlo. Per la squadra di Aglietti si tratta della quarta sconfitta nelle più recenti cinque uscite di campionato e il cammino play-off si fa sempre più tortuoso, nonostante un discreto vantaggio.
Surclassati in ogni parte del campo
Per affrontare al meglio questa sfida, Aglietti propone l’ormai rodato 4-4-2, non confermando però Vaisanen, nonostante la buona prova al rientro dopo circa un anno contro il Pordenone. La prima occasione capita sui piedi di Margiotta, che dalla distanza impegna Grandi, costretto a rifugiarsi in angolo. Sul ribaltamento di fronte sono gli ospiti a passare in vantaggio grazie a uno stacco aereo perfetto di Lanzafame che non lascia scampo al portiere clivense. I padroni di casa tentano una timida reazione con De Luca, ma il suo tiro termina a lato. L’autore del goal sfiora la doppietta, ma il palo gli dice di no. Il raddoppio, comunque, non tarda ad arrivare grazie all’ex di turno Luca Rigoni dopo un inserimento dei suoi.
Il Chievo ha incontrato enormi difficoltà a penetrare la retroguardia biancorossa e ha faticato a crearsi gli spazi giusti. Al rientro in campo Palmiero prova a pescare il jolly su calcio da fermo, ma l’estremo difensore avversario smanaccia. All’ora di gioco Gigliotti potrebbe accorciare le distanze, ma colpisce in maniera sporca su sponda di De Luca da pochi passi. I gialloblù sono entrati con un piglio diverso, ma di errori di misura ne commettono ancora parecchi. Il tempo scorre inesorabile, i locali tentano di riaprire i giochi prima con Djordjevic e poi con Canotto, ma senza grande convinzione. A ridosso del novantesimo l’arbitro concede un rigore a favore del Chievo: dal dischetto il neo entrato Giaccherini non sbaglia. La formazione di Aglietti si riversa in avanti, il tempo, però, è scarso e non riesce ad agguantare il pari.
“Brutta prestazione. Sconfitta meritata”
Il tecnico gialloblù non cerca alibi al termine dell’incontro e si dimostra onesto: “Il Vicenza ha fatto una grande partita, noi abbiamo fatto un pessimo primo tempo. Se vogliamo alimentare certi sogni, non possiamo avere pause di questo tipo. Nella ripresa abbiamo fatto meglio, li abbiamo messi lì. Peccato che il 2-1 sia arrivato tardi, magari con una mischia potevamo recuperarla. Sabato si rigioca e dobbiamo guardare avanti. Abbiamo sbagliato la partita di Cosenza e quella odierna. Determinate responsabilità adesso si fanno sentire, questo si sente. Bisogna essere meno belli e più determinati.”
Poi prosegue: “Dispiace, la squadra ha sempre fatto bene, stasera però la prestazione è stata brutta. Non avevo la percezione che potesse esserci una serata di questo tipo, se l’avessi avuta avrei alzato l’attenzione. Di Gaudio ha poco minutaggio, glielo sto alzando, sta facendo vedere che potrà darci una mano. Il Vicenza ci ha pressato sempre e non ci ha fatto giocare, poi alla fine ha finito un po’ la benzina. Abbiamo fatto svariati errori, non mi aspettavo di vedere quello che ho visto. Si è vista un po’ di pesantezza nella testa dei miei giocatori. Ci siamo un po’ portati dietro una zavorra pesante prima della partita e l’abbiamo pagata in queste situazioni di gioco”.