Doveva essere la serata del riscatto e invece è arrivato l’ennesimo passo falso. Il Verona crea, ma non concretizza e viene punito. Al Bentegodi la Fiorentina ottiene una preziosa vittoria in chiave salvezza grazie alle reti segnate da Vlahovic e Caceres. A nulla è servito il primo timbro stagionale di Salcedo per riaprire i giochi e i gialloblù incassano la sesta sconfitta nelle ultime sette giornate, allontanandosi ulteriormente dall’ottavo posto e facendo notevolmente diminuire le speranze di eguagliare il record di punti di Mandorlini.
Tanti spunti, ma le disattenzioni costano caro
Juric decide di apportare qualche modifica all’undici iniziale, escludendo Zaccagni e concedendo una chance a Bessa in coppia con Barak alla spalle dell’unica punta Lasagna. La prima mezzora è tutta di marca gialloblù: al 2′ Bessa viene perfettamente servito in profondità, evita Dragowski con un tocco sotto, ma sulla linea di porta Caceres evita il peggio. Pochi minuti più tardi Lasagna ha una doppia occasione: prima si smarca in area di rigore, conclude, ma il portiere viola smanaccia in corner; poi sugli sviluppi dello stesso, il colpo di testa centravanti ex Udinese viene miracolosamente salvato da Venuti. Dopo una conclusione dalla distanza di Lazovic, Ribery impegna Silvestri, che si rifugia in calcio d’angolo, ma allo scoccare del 45′ Barak stende Bonaventura. Rigore per i viola e Vlahovic non sbaglia dal dischetto.
Verona beffato poco prima del duplice fischio, ma non si arrende. A inizio ripresa gli scaligeri potrebbero subito pareggiare i conti, ma Barak e Lasagna si ostacolano e non riescono a capitalizzare. Gli ospiti vogliono chiudere la pratica. Biraghi ci prova su punizione, ma l’estremo difensore veronese si oppone. Poco dopo, però, su una mischia da corner la sfera arriva sui piedi di Caceres, che di prima intenzione conclude e realizza il 2 a 0. La partita sembra chiusa, ma manca più di un tempo e, infatti, al 27′ il neo entrato Salcedo sfrutta l’assist di Faraoni e, a porta spalancata, accorcia le distanze da pochi passi. I padroni di casa si riversano in avanti, ma gli sforzi sono vani ed escono dal campo sconfitti.
“Dispiace per i ragazzi, ma è stata una buona prestazione”
Nonostante si sia imbattuto in un periodo di appannamento, il Verona non snatura il proprio stile di gioco, aggredendo l’avversario per gran parte della partita. Di palle-goal ne vengono create a volontà e si contano anche numerose potenziali occasioni pericolose, ma è probabile che ai gialloblù manchi quel pizzico di cinismo in più che serve in certi momenti, quando l’avvolgente manovra collettiva non produce come in altre situazioni.
Il tecnico croato Juric commenta così la prestazione dei suoi: “Ci sono questi momenti nell’arco di un campionato, abbiamo concesso poco ma quel poco è bastato per concedere due gol. E’ stata una buona prestazione comunque, dentro di me provo dispiacere per i ragazzi ma molta soddisfazione per quello che abbiamo prodotto. La squadra ha dimostrato che c’è ed ha fatto una grandissima prestazione. Bisogna essere sempre realisti, oggi ci sono stati momenti di grandissimo calcio. Bisogna adesso finire bene ma i ragazzi hanno dimostrato di esserci”.
Poi risponde a un possibile cambio di sistema per ritrovare i risultati: “Cambi il sistema quando giochi male, quando giochi così non c’è da cambiare. Qualcuno ha dato tanto, alcuni troppo poco ma quando vedi partite del genere non cambi. In questo momento ci gira male”. Infine conclude sul calo riscontrato: “Noi quest’anno eravamo molto concentrati sul non rischiare niente e sul fare risultato, badavamo tanto alla concretezza per sfruttare le pecche degli avversari. Adesso abbiamo migliorato molto il gioco però non siamo ancora così solidi come vorrei. La strada è giocare bene, cercare di non perdere la cattiveria agonistica per diventare una squadra forte”.
Di seguito le parole di Ivan Juric al termine della gara: