Esultanza Chievo contro l'Entella

Serie B, Chievo: avvio shock, poi la rimonta da tre punti. Ma play-off in bilico

Il Chievo ha rischiato di complicarsi la vita da solo, ma alla fine è bene quel che finisce bene (per il momento). Al Comunale di Chiavari, i gialloblù passano 3 a 1 contro la Virtus Entella già retrocessa, rimontando il goal subito dopo appena 20” di gioco. Tre punti ritrovati e un successo importante, che però impone alla banda di Aglietti di guadagnare il bottino pieno anche nell’ultimo turno, in quanto le dirette concorrenti Brescia e SPAL hanno vinto a loro volta, consolidandosi a pari merito con il Chievo a 53 punti. Chievo, per ora, davanti a tutte, in quanto in vantaggio sia per il criterio della classifica avulsa che per differenza-reti.

La cronaca dell’incontro

Il tecnico clivense cambia ancora una volta faccia alla sua squadra, schierando nella formazione iniziale Di Gaudio sulla corsia esterna sinistra, con Garritano sul lato opposto e affiancando nuovamente Canotto alla prima punta. Ruolo ricoperto quest’oggi da Margiotta. L’avvio di gara è da incubo. Morosini sguscia via a una serie di avversari, imbuca per Mancosu, che approfitta della lettura sbagliata di Gigliotti e trafigge Semper. Sono passati 20 secondi e il Chievo deve già rincorrere. Per sua fortuna le cose si sistemano repentinamente ed è proprio il centrale francese di origini italo-argentine a firmare il pareggio di testa, riscattando l’errore precedente. La retroguardia veronese, però, annaspa e soffre gli avversari. C’è bisogno di un miracoloso Semper per evitare guai peggiori. Il portiere croato compie due interventi prodigiosi nella stessa azione: prima si allunga con un colpo di reni sulla conclusione di Morosini, poi sul tap-in si oppone rifugiandosi in corner.

In seguito gli ospiti prendono in mano le redini dell’incontro e alzano il proprio baricentro. Un’iniziativa di Bertagnoli sulla fascia destra porta il classe ’99 a un traversone rasoterra sul quale non arriva Canotto, ma dietro di lui sbuca Di Gaudio che sigla il sorpasso e il primo sigillo con questa maglia. Missione compiuta, ma serve attenzione, perché i liguri non vogliono regalare nulla, sebbene il loro destino sia già segnato. Eppure la difesa di Aglietti sbanda ancora e al tentativo a colpo sicuro di Rodriguez risponde ancora presente Semper. A ridosso del duplice fischio ci prova Bertagnoli dalla distanza, ma Borra si distende e blocca.

Nella seconda frazione i Mussi Volanti schiacciano i biancoazzurri per mettere al riparo un risultato che sarebbe di vitale importanza. Su un tiro sbilenco di Garritano è Obi a tentare miglior sorte, ma la sua conclusione a botta sicura viene respinta dall’estremo difensore avversario. Poi Renzetti si invola verso l’area dei liguri, ignora i compagni al centro e spara verso la porta, ma Borra si oppone con i piedi. Queste occasioni sono il preludio del tris, che arriva con Canotto, che di potenza scarica in rete la sua terza marcatura stagionale. Il Chievo si rasserena e gestisce con maggiore lucidità, anche se deve fare i conti con un paio di infortuni, occorsi a Gigliotti e Palmiero, entrambi di natura muscolare. Nei prossimi giorni saranno valutate le loro condizioni in vista del match contro l’Ascoli di lunedì.

Il commento di Aglietti nel post-partita

L’approccio shock e la rete incassata dopo pochi secondi hanno funto da sveglia per il Chievo, che ha ottenuto un successo fondamentale, se consideriamo anche quello che è successo sugli altri campi, come ribadisce Aglietti nel post-gara: “Visti i risultati che ci sono stati, era troppo importante vincere. La missione è compiuta, anche se abbiamo sofferto”. Poi prosegue: “Dopo l’avvio ho pensato che una partita già difficile si era messa veramente in salita. Siamo partiti contratti e poco attenti: purtroppo l’importanza della partita ultimamente ci fa commettere degli errori elementari. Per fortuna la squadra non si è disunita, perché come avevo detto alla vigilia nessuno regala niente. Prima ci siamo complicati la partita, poi siamo andati a vincerla. Era importante e lo sarà altrettanto lunedì: dobbiamo vincere per essere sicuri del posto playoff. Siamo contenti, ma non è finita”.

Infine riflette sugli altri due infortuni, che si aggiungono a quelli recenti di De Luca, Ciciretti e Mogos: “Purtroppo, ultimamente la situazione infortuni è abbastanza pesante. Siamo stati la squadra che ha subito meno infortuni durante tutto l’anno, ma poi con le partite e i primi caldi questo aspetto diventa difficile da gestire. Giocano sempre gli stessi e la fatica si fa sentire. Vedremo chi sarà recuperabile per lunedì, quando ci sarà una partita da dentro o fuori. Chi giocherà, dal primo minuto o a gara in corso, dovrà dare il massimo”.

Il massimo che i suoi ragazzi dovranno garantire contro una compagine che in questo turno ha raggiunto l’aritmetica salvezza, dopo una risalita quasi da record. Ovviamente si tratta dell’Ascoli che, avendo 9 punti di vantaggio sul Cosenza quart’ultimo, anche in caso di sua sconfitta e di vittoria dei calabresi, manterrebbe un margine di 6 lunghezze. Infatti con un distacco pari o superiore a 5 punti tra 16esima e 17esima classificata i play-out non si disputano. Invece, le rivali per un piazzamento all’interno dei play-off, Brescia e SPAL, saranno impegnate rispettivamente contro Monza e Cremonese.

Le pagelle

Semper 7; Bertagnoli 6.5; Gigliotti 6 (Vaisanen 6); Rigione 5.5; Renzetti 6; Canotto 6.5; Obi 6; Palmiero 6 (Zuelli sv); Di Gaudio 7 (Vignato sv); Garritano 5.5 (Fabbro 6); Margiotta 5.5 (Viviani 6). All. Aglietti 6.5

I MIGLIORI

Semper – 7: se la squadra ha potuto completare la rimonta e aumentare il proprio vantaggio parte del merito va attribuito a lui. L’intervento su Morosini è da campione. Bravo a chiudere la porta anche in un altro paio di circostanze.

Bertagnoli – 6.5: un moto continuo lungo la fascia destra e i diretti avversari faticano a contenerlo. Dai suoi piedi parte il cross poi insaccato da Di Gaudio e mette lo zampino anche in occasione della terza marcatura gialloblù.

Di Gaudio – 7: dà sempre l’impressione di poter far male quando punta l’uomo. Si ingobbisce e semina il panico tra i difensori liguri, fino a realizzare il primo sigillo in casacca clivense con un tap-in facile facile.

I PEGGIORI

Rigione – 5.5: nello sbandamento generale della retroguardia veronese, è quello che appare maggiormente in difficoltà. Gestite con sufficienza alcune situazioni.

Garritano – 5.5: è in debito d’ossigeno e la fatica è palpabile. Prova a saltare l’uomo, ma è evidente che alcune giocate non gli riescono come vorrebbe. Comprensibile, avendo giocato 37 partite su 37.

Margiotta – 5.5: decisamente in ombra rispetto ai colleghi di reparto. Difficilmente sbaglia con la palla tra i piedi, ma partecipa poco alla manovra.

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