Nell’arco della stagione regolare il Chievo è salito sulle montagne russe per non scendere più. Il campionato del club gialloblù è stato caratterizzato da molte fasi, in netta contrapposizione tra loro. A un avvio in sordina è seguita una presa di posizione con qualche inevitabile intoppo, per poi continuare con una striscia utile durata parecchie settimane. A un certo punto il collettivo guidato da Aglietti si è trovato a contendersi il secondo posto insieme ad autentiche corazzate. Momento che l’ha indotto a patire le vertigini causate dall’alta quota. Successivamente il calo e una crisi che stava compromettendo quanto di buon era stato seminato. Infine il tanto agognato raggiungimento dell’obiettivo e la possibilità di giocarsi l’accesso alla massima serie.
Nella serata di domani il Chievo sarà protagonista sul campo del Venezia, nella splendida cornice dell’isola di Sant’Elena, per il primo turno dei play-off di categoria. I lagunari godono del vantaggio di avere a disposizione due risultati su tre, grazie al miglior piazzamento ottenuto a conclusione delle trentotto giornate. Nel caso in cui il risultato fosse in parità al novantesimo la gara proseguirà con i tempi supplementari. Ma se ancora nessuna delle due formazioni dovesse avere la meglio, allora sarebbe la compagine di Zanetti a staccare il pass per il turno successivo.
“Chi andrà in campo dovrà dare il massimo”
Il tecnico Aglietti esordisce la consueta conferenza stampa pre-partita facendo il punto sugli indisponibili e ringraziando i tifosi per il sostegno dimostrato nei confronti della sua squadra: “Recuperiamo Mogos. Gigliotti e De Luca non stanno bene quindi qualche assenza domani la abbiamo, ma le assenze conteranno relativamente perché domani è una gara da dentro o fuori. Chi va in campo dovrà solo dare il massimo, che è quello che faremo, ne sono certo. Ci ha fatto piacere trovare lo striscione dei tifosi a Veronello, ci hanno fatto sempre sentire la loro vicinanza. Sappiamo bene che vorrebbero anche essere presenti allo stadio: questo è per noi uno stimolo in più”.
Poi analizza l’avversario, incontrato un paio di settimane fa: “Loro possono sia far calcio propositivo che aspettarci per provare a colpire in contropiede. Dovremo essere bravi a capire quando fanno l’una o l’altra cosa, i momenti da gestire bene nell’arco di una gara. Ma cosa faranno loro mi interessa poco, mi preme di più cosa faremo noi, questo è importante: dovremo sbagliare poco a livello tecnico, contenendo le ripartenze loro, migliorare la qualità dei passaggi e anche il possesso palla efficace sarà una chiave importante.”
In seguito riflette sull’importanza di sapere gestire le energie: “La partita di poco tempo fa ha detto che il Venezia ha meritato di vincere, è una squadra insidiosa, quindi abbiamo cercato di lavorare sugli errori commessi per far poi qualcosa di diverso. Domani la gara potrà durare anche più di 90′, le forze e le energie devono esser gestire bene anche per eventuali supplementari. L’importante è non andare sotto di gol, magari gli avversari anche con un pari possono farsi prendere dal braccino, e questo andrebbe a nostro favore”.
“Canotto ci dà imprevedibilità”
Infine, l’allenatore toscano conclude elogiando il suo uomo più in forma, vale a dire Luigi Canotto: “Gigi i suoi gol in campionato li ha sempre fatti, avrebbe anche potuto far meglio sfruttando qualche occasione in più, ma nell’ultimo periodo, dove gioca più vicino alla porta, ci sta dando più imprevedibilità. A ogni modo, nell’arco di un campionato, è successo a tutti di avere momenti più e meno positivi”. E in casa Chievo tutti auspicano che l’esterno d’attacco calabrese si confermi ai livelli delle settimane più recenti e che possa davvero fare la differenza.