Il Verona non scaccia la crisi di risultati e cade anche a Crotone. I padroni di casa si dimostrano più concreti, nonostante la retrocessione, e la squadra scaligera inciampa nell’ennesima battuta d’arresto che evidenzia le difficoltà riscontrate nel periodo più recente. Quel che emerge è che le prestazioni, comunque positive, non vadano di pari passo con quanto si raccoglie, ovvero poco o nulla. Per i gialloblù si tratta della settima uscita senza vittorie, nonché l’ottava sconfitta nelle ultime undici gare disputate in Serie A.
La cronaca dell’incontro
Nello schieramento iniziale Kalinic viene preferito a Lasagna nel ruolo di prima punta, mentre a sostegno torna l’accoppiata vincente formata da Barak e Zaccagni, con Tameze e Ilic che si riprendono le chiavi del centrocampo. Non c’è quasi neanche il tempo di mettere i piedi sul rettangolo verde, che il match si sblocca: Gunter commette un errore da matita blu, lasciando campo aperto a Simy, che serve Ounas, il quale con il mancino non può sbagliare. 1 a 0 a favore del Crotone dopo appena due minuti di gioco. Il talento algerino è in vena di grandi giocate, tant’è che qualche minuto più tardi impegna Pandur. Gli ospiti, smaltite le scorie di un avvio da incubo, si rendono pericolosi con Dawidowicz, ma Cordaz gli impedisce di festeggiare con un intervento degno di nota.
In avvio di ripresa Juric rimescola le carte, optando per la difesa a quattro e inserendo Salcedo al fianco di Kalinic. La mano del tecnico si nota, anche se di pericoli veri e propri non se ne contano. A un quarto d’ora dal fischio finale gli squali raddoppiano sugli sviluppi di un contropiede orchestrato magistralmente. Ounas inserisce il turbo, appoggia per Messias, che con un mancino chirurgico sigla il 2 a 0. Gli ospiti si riversano in avanti nella speranza di riaprire i giochi. Da calcio d’angolo Gunter gira sul palo lontano e Molina, nel tentativo di salvare sulla linea, appoggia goffamente la sfera in porta. Le distanze ora si sono accorciate, ma è troppo tardi. Il Verona incappa in un’altra delusione.
Il commento di Juric nel post-partita
Qualcosa si è certamente inceppato nel meccanismo quasi perfetto di Juric, ma è doveroso dire che al Verona sta girando piuttosto male. Probabilmente, a salvezza raggiunta con larghissimo anticipo, la formazione gialloblù si è leggermente adagiata sugli allori, ma al tempo stesso risulta difficile pensare che il tecnico ex Genoa non abbia spronato i suoi a continuare a seguire i dettami tattici. Queste le parole dell’allenatore scaligero al termine dell’incontro: “Stasera è un esempio eclatante di come una squadra come la nostra, quando abbassa il livello, non va da nessuna parte. Si fanno anche belle prestazioni, ma perdi quella voglia di fare risultato e anche facendo cose giuste siamo perdenti. Dopo aver ottenuto la salvezza non abbiamo fatto bene, si è spento qualcosa. Questa è una bella lezione per me, per trovare uno stimolo in più in futuro”.
La delusione sul volto di Juric è evidente: “I giocatori sono andati oltre, abbiamo fatto un campionato strepitoso per quello che siamo. La mia sensazione è che non abbiamo più quella cosa che ci ha portato a fare quel qualcosa in più per vincere. Ci sono mancati attaccanti, ma la qualità di Ounas o Messias ci è mancata. L’anno scorso siamo arrivati nella parte sinistra, quest’anno anche. Normale sognare qualcosa in più, ma poi guardi in faccia la realtà. Quest’anno ce la siamo cavata, ora dovremo sederci e decidere cosa fare”. Infine conclude ricordando la prima storica promozione in massima serie del Crotone proprio con lui alla guida: “Qui abbiamo fatto grandi cose, era la prima volta del Crotone in Serie A e mi dispiace non ci fosse il pubblico perché sarebbe stato bello”.