La storia d’amore tra il Verona e Ivan Juric è terminata. Si conclude dopo due stagioni, molte soddisfazioni, tanti risultati inattesi e sorprendenti e un’identità di gioco precisa, spregiudicata e studiata nei minimi particolari. Il tecnico croato ha indissolubilmente legato il suo nome alla storia del club scaligero, nonostante la permanenza nella città di Romeo e Giulietta sia durata soltanto un biennio. Nelle scorse ore Juric ha sottoscritto un contratto con il Torino, una società ambiziosa e con un forte desiderio di riscatto.
Rottura insanabile
Già a due, tre giornate dalla chiusura del torneo si percepiva aria di divorzio tra le due parti. Juric non aveva preso benissimo la poca chiarezza da parte della proprietà, lamentando lacune nella comunicazione dopo aver raggiunto l’obiettivo prestabilito. Con il direttore sportivo Tony D’Amico l’allenatore ex Genoa a Crotone ha sempre dichiarato di avere un legame quasi fraterno, spartendosi i meriti di questi due anni straordinari proprio con lui. Alcuni innesti mirati e la conseguente valorizzazione di elementi semi-sconosciuti hanno fatto di Juric e D’Amico una coppia di primissimo livello.
Caccia al sostituto
La separazione tra l’Hellas e Juric è ancora fresca e necessita di essere metabolizzata per bene, nonostante, come detto, non fosse così inaspettata. Al momento la girandola dei possibili successori continua a roteare all’impazzata e i nomi che circolano formano un elenco lunghissimo. Tra i maggiori indiziati a sedere sulla panchina gialloblù il prossimo anno ci sono Tudor, Dionisi e Italiano.
Il primo, connazionale dell’ex tecnico appena accasatosi al Torino, viene dall’esperienza all’interno dello staff di Pirlo alla Juventus e, dopo l’avventura a Udine, sente forte il richiamo di tornare a guidare come primo una squadra di Serie A. I presupposti ci sarebbero, ma i rischi sono alti. Il secondo è reduce dalla promozione con l’Empoli, il quale difficilmente se ne priverà, anche se questa possibilità non è da escludere in toto. Infine troviamo Italiano, bandiera del Verona da calciatore e autore di due capolavori in casa Spezia, prima con la salita in massima serie, poi con la splendida salvezza appena ottenuta.
Il prediletto è quest’ultimo, ma non sarà semplice convincerlo, anche perché su di lui sono puntati anche gli occhi di Sampdoria e Sassuolo. Tra questi profili si inseriscono anche le figure di Modesto, prossimo però ad approdare a Crotone, e quella più romantica di Aglietti, senza il quale non ci sarebbe potuto essere nemmeno Juric. Il toscano ha da poco troncato il suo rapporto con il Chievo, ma è più probabile che si diriga verso Reggio Calabria, piazza che lo adora per le gesta compiute da giocatore.