Il destino del Chievo è ormai segnato: dopo le bocciature di FIGC e CONI, anche il TAR del Lazio ha respinto il ricorso dei gialloblù. Il Tribunale Amministrativo Regionale ha, dunque, riconosciuto la bontà delle decisioni assunte precedentemente dai due organi di giustizia sportiva. Pertanto, a causa di inadempienze tributarie nel quadriennio 2014-2018, l’iscrizione al prossimo campionato di Serie B è stata rigettata, così come l’istanza cautelare monocratica avanzata dal club veronese, che si avvia inesorabilmente verso il declino.
Le motivazioni del Tar
Stando a quanto appare sul documento ufficiale pubblicato dal Tar laziale non c’erano “elementi tali da inficiare la complessiva ricostruzione dei profili di fatto e di diritto risultante dalla pronuncia del Collegio di garanzia del Coni”. Inoltre si legge che è stata avvalorata “l’interpretazione rigorosa delle pertinenti previsioni del Manuale delle licenze. Queste in ordine alla perentorietà del termine del 28 giugno 2021 e alla necessità che a tale data risultassero pienamente assolti gli obblighi tributari in questione. Si tratta infatti di una disciplina basata su un criterio di certezza finalizzato a garantire il perseguimento delle esigenze di tempestiva ed efficiente organizzazione delle competizioni unitamente alla par condicio dei partecipanti alle stesse”.
“La posizione non era fiscalmente regolare (per quella data, ndr) a motivo dell’intervenuta decadenza dalla rateizzazione pregressa di un debito che era da considerarsi esistente anche anteriormente agli sviluppi della fase esecutiva. Nonché dell’assenza di un nuovo atto di rateizzazione formalmente perfezionato, non essendo sufficiente a tal fine una semplice istanza”. In breve: FIGC, prima, e CONI, poi, hanno adempiuto ai loro doveri, riscontrando irregolarità che non potevano essere ignorate, rendendo impossibile, per il Tar, ribaltare i precedenti verdetti. Il presidente del Tribunale Amministrativo ha convocato per il giorno 6 settembre la camera di consiglio per la trattazione collegiale.
La FIGC svicola tutti i tesserati
La Federazione Italiana Giuoco Calcio non ha esitato e in tarda serata ha disposto lo svincolo di tutti i calciatori sotto contratto con il Chievo. Dalla prima squadra fino alla categoria Under 15. Decisione mal digerita dalla società gialloblù, in quanto “la stessa Federazione – si legge nella nota ufficiale del club – aveva ipotizzato che, in caso di accoglimento dell’istanza cautelare a seguito della camera di consiglio fissata per il 6 settembre, il ChievoVerona potesse essere iscritto in sovrannumero al campionato di serie B”. Decisione illegittima secondo i legali del Chievo. Tuttavia, la maggior parte degli atleti, in queste ore, si sta già accordando con altre società.
Ricorso al Consiglio di Stato
Le speranze di sovvertire le sfavorevoli sentenze che si sono susseguite si riducono drasticamente. Nonostante ciò, il club scaligero vuole andare fino in fondo e percorrere tutte le strade che ci sono a disposizione. Per questo motivo, il Chievo ha già depositato presso il Consiglio di Stato il ricorso dopo l’ennesima porta in faccia, questa volta sbattutagli in faccia dal Tar.