Al Comune di Verona non è pervenuta alcuna manifestazione d’interesse per rilevare il Chievo. Entro le ore 12.00 di oggi sabato 21 agosto nessuno si è presentato dal sindaco Sboarina con una proposta per iscrivere il club della Diga alla Serie D. La scadenza imposta dalla FIGC è il 24 agosto, ma i tempi sono strettissimi e, al momento, non c’è nessuno che possa adempiere agli obblighi avanzati dalla Federazione.
Il comunicato del Comune di Verona
Dopo la scadenza del bando, il Comune di Verona si è pronunciato così: “Nessuna manifestazione d’interesse è pervenuta agli uffici del Comune entro il termine fissato. Il termine ultimo stabilito dalla Figc è comunque il 24 agosto alle ore 12. La procedura […], è prevista dall’articolo 52 delle Noif, per permettere alla stessa Figc di verificare scenari alternativi per mantenere il titolo sportivo maturato negli anni dal Chievo, indipendentemente dalle vicende giuridiche della società”.
“La documentazione richiesta dal Comune – si legge – era esattamente quella indicata dalla FIGC, ai fini dell’ammissione al campionato. Come previsto dall’articolo 52, sono necessari:
- un business plan, attestante la sussistenza dei requisiti organizzativi, patrimoniali e finanziari per partecipare al Campionato Interregionale (2021/2022);
- la richiesta di ammissione della società al Campionato Interregionale (2021/2022);
- se non ancora affiliata, istanza di affiliazione alla Figc;
- dichiarazione di impegno ad osservare tutte le prescrizioni per l’iscrizione al Campionato Interregionale (2021/2022);
- deposito di assegno circolare non trasferibile di euro 500.000 intestato alla Federazione Italiana Giuoco Calcio a titolo di contributo ex art. 52 comma 10 delle NOIF”.
La delusione di Pellissier
L’unica persona in grado di intervenire attivamente sembrava essere Sergio Pellissier. Purtroppo, però, l’ex capitano gialloblù non è riuscito a coinvolgere realtà imprenditoriali che potessero soddisfare i requisiti richiesti. Queste le sue amare parole pubblicate sul proprio profilo Instagram:
“ […] Oggi è uno dei giorni più tristi della mia vita. Ci ho provato con tutte le forze e speravo veramente di riuscire a ripartire con un’altra società e continuare questa storia fantastica, sarebbe stato meraviglioso. Ma purtroppo non ce l’ho fatta. Credevo ci fossero più persone pronte a dare tutto per salvaguardare un patrimonio di questa città e del calcio in generale ma non è stato così. Ci abbiamo provato. Solo mi dispiace di aver avuto pochissimo tempo, è un periodo veramente complicato per poter trovare sponsor. Addio mio amato Chievo e per me sarai sempre la squadra più importante della mia vita”.
Al Chievo di Campedelli non resta che sperare in un miracoloso ribaltamento al Consiglio di Stato e, in caso, al Consiglio Europeo per essere riammesso in sovrannumero in Serie B. Ipotesi quanto mai remota.