Un Verona stratosferico stende la Lazio al Bentegodi in occasione della nona giornata di Serie A grazie al poker realizzato da Simeone. Una partita senza storia in cui l’attaccante argentino ha trasformato in oro ogni pallone toccato, tornando a segnare tre o più reti in novanta minuti dal 2018, quando, con la maglia della Fiorentina, trafisse proprio Sarri e Reina, allora entrambi al Napoli. Questa volta la squadra di Tudor non si fa rimontare e per la seconda gara casalinga di fila mette a segno quattro goal, dopo quelli rifilati allo Spezia. La formazione scaligera sale a quota 11 punti in classifica, allontanandosi di cinque lunghezze dalla zona pericolosa. Mercoledì si scenderà nuovamente in campo: l’avversario del turno infrasettimanale sarà l’Udinese alla Dacia Arena.
La cronaca dell’incontro
Nell’undici di partenza, Tudor apporta pochi cambi rispetto al match di San Siro, scegliendo di inserire Simeone al posto di Kalinic, mentre sulla trequarti conferma Caprari e Barak. All’ingresso sul terreno di gioco, i padroni di casa cominciano con il piglio giusto: Barak dialoga con il compagno di reparto ex Sampdoria, scarica il tiro, sul quale Reina si oppone. Il vantaggio non tarda ad arrivare per i gialloblù, tanto che pochi istanti dopo Caprari serve in profondità Simeone, che con uno scavino morbido morbido supera il portiere iberico e sblocca l’incontro. Il centravanti albiceleste è ispirato e qualche minuto più tardi dal limite dell’area fa partire un destro a giro, che si infila sotto l’incrocio. Bentegodi in delirio per un Verona spettacolare.
A inizio ripresa, però, un piccolo calo d’attenzione permette alla Lazio di dimezzare lo svantaggio. Milinkovic-Savic imbuca per Immobile, che si invola verso l’area avversaria, arrivando a concludere e battendo un Montipò non irresistibile. Ma l’asse Caprari-Simeone non ha smesso di regalare gioie, quando ancora l’argentino raccoglie un perfetto traversone del compagno e di testa fulmina Reina per la terza volta. Gli ospiti sono ancora vivi e sugli sviluppi di corner, prima, Milinkovic-Savic stampa la palla sulla traversa, poi Patric impegna Montipò in un intervento non banale. Il Verona regge l’urto e chiude i conti con il solito Simeone, che sfrutta al meglio l’assist di Faraoni e mette la ciliegina sulla torta di una giornata che ricorderà vita natural durante.
Le parole di Tudor nel post-partita
Quinto risultato utile in sei panchine e un grande spirito di gruppo. Tudor ha magistralmente trasformato la squadra dal suo arrivo, impartendole un’identità riconoscibile e ben delineata: “La vittoria, per di più contro una squadra importante come la Lazio – ha dichiarato il tecnico croato – è sempre una cosa importante. Sono contento dei ragazzi, penso che questo risultato ci darà ancora più confidenza per fare le cose giusta, con la palla e senza. Perché poi esce la qualità dei giocatori, che fanno tanti gol perché sono forti e io sono contento di allenarli”.
Gli ottimi risultati ottenuti potrebbero far pensare a un cambio di direzione sugli obiettivi societari: “C’è solo un obiettivo, che è salvarsi. Gli allenatori non ci pensano: il nostro obiettivo è rimanere in Serie A. La crescita della squadra è un altro obiettivo, la crescita individuale di ogni giocatore. I risultati e la classifica devono essere una conseguenza di tutto questo per un allenatore. Simeone? “Se mancano due giocatori forti per loro provi a sfruttare queste assenze, ma non è che chi ha giocato fosse scarso. Era da un po’ di tempo che non vedevo questo livello in un attaccante: non solo per i gol, che sono pazzeschi, ma anche per i movimenti che abbiamo preparato, per la capacità di non perdere palla. Non ha sbagliato nulla. Sono contento: è un ragazzo splendido, umile, si prepara sempre al massimo, studia. È stato premiato”.
Il tabellino della gara
Hellas Verona (3-4-2-1): Montipò; Dawidowicz, Gunter (24′ st Sutalo), Casale (45′ Ceccherini); Faraoni, Ilic (35′ st Hongla), Veloso (24′ st Tameze), Lazovic (35′ st Magnani); Barak, Caprari; Simeone. Allenatore: Igor Tudor
Lazio (4-3-3): Reina; Marusic, Patric, Radu, Hysaj (11′ st Lazzari); Milinkovic-Savic, Leiva (18′ st Cataldi), Akpa Akpro (11′ st Luis Alberto); Anderson, Immobile, Pedro (18′ st Raul Moro). Allenatore: Maurizio Sarri
Arbitro: Piccinini
Reti: 30′ Simeone (H), 36′ Simeone (H), 1′ st Immobile (L), 17′ st Simeone (H), 47′ st Simeone (H)